Oro su nuovi record spinto dalle Banche Centrali e crisi internazionali, come investire ?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 06/11/2023 11:29

Oro su nuovi record spinto dalle Banche Centrali e crisi internazionali, come investire ?

Negli ultimi giorni, l'oro si sta avvicinando alla soglia dei 2.000 dollari l'oncia, spinto dalle attuali crisi internazionali e finanziarie, così come dalle decisioni delle banche centrali nazionali. Il 1° novembre, il prezzo di chiusura al Comex era di 1.980 dollari, dopo aver raggiunto brevemente i 2.009,29 dollari al mercato spot di Londra il 27 ottobre. 

Se si osserva l'andamento degli ultimi quattro anni, il prezzo dell'oro è stato influenzato principalmente dalle crisi globali. Il primo picco significativo si è registrato nel 2020, all'inizio della pandemia di Covid-19. Il secondo si è verificato nella prima metà del 2022, quando la Russia ha invaso l'Ucraina. Il terzo picco è arrivato nella primavera di quest'anno, a seguito di una "mini-crisi" bancaria causata dal default di Credit Suisse. 
 

 


L'attuale quarto picco del prezzo dell'oro è dovuto in gran parte alle tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco armato di Hamas in Israele. Tuttavia, un'altra forza trainante è la decisione di diverse banche centrali di aumentare le loro riserve auree. Secondo il World Gold Council, nel terzo trimestre di quest'anno queste riserve sono aumentate di altre 337 tonnellate, portando il totale dei primi nove mesi del 2023 a 800 tonnellate, circa un terzo della produzione mineraria durante lo stesso periodo. 

Di conseguenza, l'incertezza internazionale sta spingendo gli investitori a cercare "beni rifugio", come l'oro. Ad esempio, l'1 novembre, il prezzo dell'oro è salito del 9% rispetto al 7 ottobre, data dell'attacco di Hamas. Il picco è stato del 10% il 27 ottobre, quando il prezzo dell'oro ha superato i 2.000 dollari l'oncia. 

Il World Gold Council sottolinea anche l'aumento degli acquisti di lingotti d'oro da parte delle nazioni nel suo ultimo rapporto. Nonostante le aspettative che le banche centrali avrebbero continuato ad essere acquirenti netti nel 2023, l'istituzione afferma che "sembra quasi certo che sarà un altro anno di acquisti colossali". Infatti, durante i primi nove mesi del 2023, le riserve auree sono aumentate del 14% rispetto allo stesso periodo del 2022. 

Gli analisti di Saxo Bank hanno anche osservato che le tensioni in Medio Oriente hanno spinto gli hedge funds ad acquistare oro. Infatti, nelle due settimane al 24 ottobre, hanno acquistato 105.000 lotti, pari a 10,5 milioni di once (297,7 tonnellate) di oro. Ole Hansen di Saxo Bank riferisce che questo è il "secondo ritmo di acquisto più veloce nella storia", a causa delle "crescenti preoccupazioni sulla stabilità del Medio Oriente e del mercato obbligazionario, dove i rendimenti mostrano un'elevata volatilità".

 

(Redazione)

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