La chiusura dell'Offerta Pubblica di Acquisto (Opa) di Microsoft su Activision Blizzard, del valore di 68,7 miliardi di dollari, è stata rinviata al 18 ottobre. Inizialmente, l'operazione avrebbe dovuto concludersi il 18 luglio, ma la questione relativa alla Competition and Markets Authority (Cma), l'antitrust britannico, resta irrisolta. Quest'ultimo, infatti, aveva espresso la propria contrarietà all'accordo già a febbraio.
Le udienze d'appello a Londra sono previste per la fine del mese e la Cma ha posticipato al 29 agosto la data limite per la sentenza definitiva. A maggio, invece, la Commissione europea aveva dato il suo consenso all'operazione. La scorsa settimana, un tentativo da parte della U.S. Federal Trade Commission (Ftc) di bloccare l'acquisizione è stato respinto dal tribunale.
Se l'operazione non fosse stata conclusa entro il 18 luglio, Microsoft avrebbe dovuto pagare una multa di 3 miliardi di dollari ad Activision. Con il nuovo accordo, la penale sale a 3,5 miliardi se la chiusura non dovesse avvenire entro il 29 agosto, e a 4,5 miliardi se dovesse essere ulteriormente posticipata a dopo il 15 settembre.
Mercoledì, Activision ha presentato i risultati del secondo trimestre, segnati da un aumento dei ricavi da 1,64 a 2,21 miliardi di dollari, superando il consensus di FactSet, stimato in 2,38 miliardi di dollari. Tuttavia, l'azienda ha chiuso in calo dello 0,58% mercoledì al Nasdaq, mentre Microsoft ha registrato un calo dell'1,23%.
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