Obbligazioni sostenibili: cosa sono e quali sono

19/01/2023 17:19

Obbligazioni sostenibili: cosa sono e quali sono

Si sente parlare e si legge, con sempre maggiore frequenza, di obbligazioni sostenibili. Il tema è quanto mai attuale e necessario in una fase storica in cui, il mondo, il pianeta, paiono essere caduti in un vortice dal quale danno fatica a riemergere.

Da un punto di vista finanziario, che cosa sta a significare la dicitura “obbligazioni sostenibili”?

Obbligazioni sostenibili: quali sono e cosa sono 

Il tema relativo alle obbligazioni sostenibili fa parte di un discorso molto più ampio che caratterizza la nostra quotidianità a 360 gradi.  

La sostenibilità, la tutela ambientale, la coesione sociale, sono infatti tra i pilastri dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Quella relativa al "green", quindi, è una tematica decisamente impattante.

Ovviamente, se questi parametri riguardano ogni aspetto della nostra esistenza, si capisce come, anche l’ambito economico-finanziario, sia parte attiva di questa nuova fase storica. 

Ecco che quindi, sono sempre di più le aziende che scelgono modelli di finanza che rispondano ai requisiti ESG: un po’ per necessità, data la sensibilità che queste tematiche rivestono oggi nel mondo e un po’ sicuramente per virtù, nel senso di opzioni in grado di garantire una strategia efficace in una ottica di medio o lungo periodo. 

Ciò che caratterizza e differenzia le obbligazioni sostenibili rispetto a quelle tradizionali, è il fine per cui vengono emesse: si tratta infatti di debiti contratti dalle aziende che emettono il prestito obbligazionario al fine di finanziare progetti che hanno finalità sia sociali che ambientali

Obbligazioni sostenibili: i vantaggi 

Quali sono i vantaggi per le aziende e quali per il risparmiatore? 

Al di là dell’aspetto (importante) relativo al miglioramento qualitativo dell’attività aziendale secondo i parametri ESG, non c’è dubbio che, il fatto di essere sensibili alle tematiche che essi incorporano, costituisca un bel biglietto da visita per l’azienda.

Insomma, la dimostrazione di essere sensibili a certe tematiche, può sicuramente creare un certo “appeal”, sul mercato. 

Il risparmiatore, allo stesso modo, può decidere di acquistare un bond sostenibile perché è “trendy”, ma soprattutto perché crede in certi valori e modi di intendere e concepire la vita. 

Ovviamente, sono rilevanti le caratteristiche del prestito obbligazionario, ovvero il rating dell’emittente (che misura il grado di solvibilità dello stesso, ovvero indica il rischio che l’acquirente si assume), la durata, il tasso cedolare, le condizioni di emissione e rimborso, il fatto di essere liquido o illiquido sul mercato (facilmente o difficilmente smobilizzabile). 

Spetta alla coscienza di ogni persona, ovviamente, scegliere se dare la priorità alle tematiche e ai principi piuttosto che ai rendimenti, e in che misura farlo. 

Obbligazioni sostenibili: le incognite

I principali dubbi che i risparmiatori privati hanno da subito nutrito nei confronti dei bond sostenibili sono riferibili sia all’aspetto intrinseco degli stessi, sia a quello prettamente finanziario legato a rendimenti e liquidità dei titoli. 

Dal punto di vista intrinseco, il risparmiatore necessita di strumenti di lettura chiari per comprendere in che modo e misura vengono raggiunti gli scopi per i quali il prestito obbligazionario è stato emesso. 

La possibilità di monitorare il risultato tangibile della propria scelta di investimento, è, ad oggi, ancora abbastanza nebulosa.

L’investitore fa fatica a comprendere la bontà o meno delle proprie scelte. E, non c’è peggior nemico, in finanza, dell’incertezza. 

L’altro aspetto di preoccupazione riguarda rendimento e liquidabilità dei titoli.
Ad onore del vero, il primo cruccio può riguardare principalmente fondi comuni di investimento ed etf, caratterizzati, almeno nella loro fase iniziale, da rendimenti non soddisfacenti almeno nel breve periodo. 

Per ciò che concerne invece lo smobilizzo dei titoli, occorre, come sempre, porre una certa attenzione sull’emittente, sull’importo emesso, su eventuali condizioni particolari presenti all’interno del regolamento del prestito. 

 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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