Bund, violato supporto strategico
L’osservazione del grafico settimanale ci ricorda che, quella appena terminata, è l’ottava settimana negativa consecutiva. Il supporto chiave, costituito dal minimo della seduta del 16 giugno scorso, a 140 euro, è stato violato il 22 settembre e la chiusura di venerdì, distante dal minimo giornaliero in una seduta con forti volumi, nonché il livello di ipervenduto dell’indicatore RSI a 14 sedute, suggeriscono la possibilità di un potenziale movimento di ritracciamento tecnico a testare il livello a 140.
Si tratta ovviamente di motivazioni puramente tecniche, dovute alla naturale tendenza del mercato di consolidare gli “estremi” dei suoi movimenti, non certo di un mutamento di scenario dell’Eurozona.
Nel caso in cui il ritracciamento dovesse estendersi al di sopra dei 140 euro, la resistenza del gap 5-6 settembre scorso, 146-147, rappresenterebbe una prova più significativa per attestare il mutamento del quadro tecnico complessivo.
La prosecuzione del trend ribassista vede nel livello a 136 euro circa, il supporto immediato che rappresenta il ritracciamento di Fibonacci del 61,8% calcolato dal minimo del giugno 2008, 109,65, al massimo del settembre 2019, 169,67 euro.
Nell’immediato, privilegiamo l’ipotesi di un lieve rimbalzo per motivi puramente tecnici.
BTP future: Incertezza
La seduta di venerdì chiude a 113,66 euro, di pochissimo al di sotto del supporto chiave costituito dal minimo del 14 giugno 2022, 113,78. A questo punto, nello scenario post-elettorale, si può prospettare o un test della resistenza immediata in area 115-117 euro circa, con un successivo movimento laterale di consolidamento, o una prosecuzione del trend ribassista in atto con i prezzi a puntare il ritracciamento di Fibonacci del 78,6%, calcolato dal minimo del novembre 2011 al massimo dell’agosto 2021, a 102 euro circa.
Si consideri che il livello attuale a 113 euro, rappresenta il ritracciamento del 61,8% calcolato sui medesimi punti di riferimento.
Nell’immediato, la divergenza positiva dell’indicatore RSI a 14 sedute con il grafico giornaliero, relativamente al minimo del 14 giugno e quello del 23 settembre, “Bottom Failure Swing”, potrebbe favorire la tesi di un rally tecnico a testare l’area di resistenza sopra ricordata, a 115-117 euro.
La posizione del livello di chiusura della barra di venerdì e i forti volumi della giornata, non favoriscono però questa interpretazione e la nostra posizione è neutrale, potendosi verificare sia un rimbalzo tecnico positivo, sia la prosecuzione del trend ribassista.
T-Bonds: Supporto chiave violato
La settimana appena trascorsa ha assistito alla violazione definitiva del supporto chiave a 131 dollari, anche se la seduta di venerdì lascia sul grafico una candela “Hammer”, segnale rialzista di breve termine, che, unitamente agli alti volumi che l’accompagnano, suggerisce la possibilità di un rimbalzo positivo, a ritestare il livello a 131 dollari appena superato.
L’eventuale movimento da noi prospettato implicherebbe anche la violazione del lato superiore del canale ribassista disegnato a partire dal massimo del 16 agosto scorso.
La barra del 22 settembre ha costituito anche la violazione del grande canale discendente disegnato a partire dal massimo del 9 marzo 2020. Il livello dei prezzi attuale, a 128 dollari, è il livello di supporto rappresentato dal ritracciamento di Fibonacci del 61,8%, calcolato dal minimo del gennaio 2000 al massimo del marzo 2020.
Se il movimento ribassista dovesse proseguire, il livello successivo da monitorare sarebbe costituito dal ritracciamento del 78,6%, a 111 dollari circa, calcolato come sopra.
Nonostante il deterioramento tecnico complessivo, nell’immediato gli elementi tecnici favoriscono la tesi del ritracciamento positivo.
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