Cat bond: che cosa sono
Forse non tutti hanno sentito parlare dei Catastrophe Bond, ovvero delle obbligazioni che, in qualche modo, sono collegate agli eventi catastrofali.
Cerchiamo innanzitutto di fare chiarezza su chi li emette e su quali basi.
Principalmente, sono le società di assicurazione (ma anche la Banca Mondiale, ad esempio) ad emettere questa tipologia di strumenti finanziari al fine di trasferire parte del rischio legato ad eventi naturali avversi (tipo uragani, terremoti, alluvioni, inondazioni e così via) ad altri soggetti che fanno parte del mercato finanziario.
In questo modo, le compagnie assicurative, riducono quella che è la loro esposizione inerente agli eventi di questa tipologia.
Nei cat bond, poi, hanno trovato una valida alternativa alla riassicurazione.
In poche parole, le polizze che i singoli cittadini sottoscrivono al fine di tutelarsi contro questi eventi nefasti, finiscono un unico grande contenitore che poi, le compagnie assicurative, cercano di alleggerire, cedendo una parte del rischio ad altri operatori di mercato.
Per fare un esempio pratico, una compagnia che raccoglie un ammontare pari a 100 di premi assicurativi, trasferendo ad esempio 30 ad altri operatori di mercato, riduce la propria esposizione massima nei confronti di questo genere di rischi a 70.
Cat bond: quali sono le caratteristiche
Se dal lato delle compagnie assicurative i cat bond sono strumenti per trasferire un rischio ad altri soggetti presenti sul mercato, che cosa rappresentano, invece, per i loro acquirenti?
L’operatore che li compra, di norma un gestore di fondi o un hedge fund, in pratica, fa una scommessa, puntando sul fatto che l’evento avverso non si manifesti.
Per questo, la durata di questa tipologia di obbligazioni non supera mediamente i 3 anni.
Si compongono, per semplificare, di due parti: una fissa e una che rappresenta il premio assicurativo pagato dall’emittente all’acquirente per assicurare l’evento oggetto del rischio traslando.
Se si verifica la catastrofe naturale, l’acquirente perde il capitale che ha investito in base alla entità dell’evento stesso.
In tal caso, l’assicurazione ha le disponibilità per far fronte al pagamento dei sinistri collegati a tale danno.
In sintesi, con questa tipologia di operazioni, le compagnie assicurative trasferiscono il rischio catastrofale all’investitore finale il quale, invece, se non si verifica nulla durante il corso di vita dell’obbligazione, avrà il suo buon ritorno economico.
Cat bond: come acquistarli
Queste obbligazioni non possono essere acquistate direttamente dai risparmiatori così come avviene per i titoli di stato o i corporate bond emessi dalle singole aziende.
Per poter puntare su questo strumento finanziario, occorre farlo in modo indiretto, ovvero tramite fondi comuni di investimento o hedge fund.
Quali possono essere, le motivazioni che possono spingere un comune risparmiatore ad effettuare una scelta simile?
Innanzitutto, si tratta di una modalità per diversificare il proprio portafoglio investimenti attraverso asset che non sono direttamente collegati ad altri o all’andamento dell’economia globale.
Inoltre, sono contraddistinti da un livello di volatilità non molto elevata e da un rapporto tra rischio e rendimento che può essere considerato particolarmente allettante.
Ovviamente, nel caso, è opportuno valutare il tutto in un contesto di corretta pianificazione finanziaria e di tempi, obiettivi, rischi da raggiungere e sopportare.