Obbligazionario: Il Bund tiene il supporto

25/07/2022 17:00

Obbligazionario: Il Bund tiene il supporto

Bund, il test sembra superato

Il ritracciamento che è seguito al tentativo di vincere la resistenza dei 153-154 euro, è stato di breve durata e il supporto a 149,75 euro, minimo dell’11 luglio scorso, ha tenuto, come dimostra la vittoria della domanda con la candela “Hammer” del 21 luglio, e, rigettando il tentativo ribassista di portare i prezzi sotto il livello dei 149, rimbalza, con una bella barra rialzista, rompendo la resistenza dei 153 euro e chiudendo la settimana a 154,46, in pieno tono positivo e con ottimi volumi.

L’area di resistenza a 156-158 euro appare ora un obiettivo concretamente raggiungibile anche in considerazione della reazione al ribasso del tasso di interesse del decennale tedesco in seguito alla decisione BCE sui tassi, evidenziando così le aspettative di recessione e le nubi che incombono sull’economia dell’eurozona.

Una violazione del supporto a 149 euro confuterebbe la tesi rialzista sopra enunciata.

BTP future. Reazione antispread

Per il BTP nostrano, l’elemento chiave è rappresentato dallo spread. E così, mentre perde forza il tentativo di rompere la resistenza a 126 euro, i prezzi scivolano sotto il livello dei 123, gap dell’8 giugno, supporto immediato, rimanendo al di sotto della media mobile esponenziale a 50 sedute.
Le notizie sulle disposizioni salva spread però, danno una fiammata all’azione dei prezzi e ai volumi e le sedute del 21 e 22 luglio riflettono una rinnovata forza della domanda per testare nuovamente l’area di prezzo compresa tra la media mobile esponenziale a 50, 124,75, e la resistenza a 126.

La dinamica grafica rimane così istericamente legata alle notizie sullo spread e al sentiment che da esse prende forma.

Se rimanesse inalterato il clima positivo anti-spread, riteniamo ragionevole un nuovo tentativo di superare il livello dei 126 euro. In caso contrario il supporto da monitorare è a 119-118 euro.

T-Bond Continuous. Buona azione dei prezzi

I prezzi del Treasury statunitense chiudono la settimana a 142,02 dollari, vicinissimi alla resistenza dei 143 dollari circa, massimo della seduta del 26 aprile scorso, disegnando due belle barre rialziste, 21 e 22 luglio, con buoni volumi e al di sopra della media mobile esponenziale a 50 sedute.

Un ulteriore proseguimento dei prezzi oltre il livello a 142 completerebbe, inoltre, il “testa-spalle” inverso, figura rialzista, la cui “testa” viene evidenziata dalle sedute 13-16 giugno ed il cui target si collocherebbe ben al di sopra dei 150 dollari.

Ma rimanere con i piedi per terra è d’obbligo e solo una decisa chiusura dei prezzi sopra i 143 dollari potrebbe sostenere il target menzionato.
Sembra che il mercato stia scontando una Fed più morbida sui tassi. Ma la tesi di una aspettativa di recessione da parte del mercato, si coniuga ugualmente bene con la dinamica del grafico. In caso contrario, primo supporto da monitorare a 136 dollari.

 

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