Nvidia in calo del 4,68% a causa delle restrizioni USA sui chip destinati alla Cina

18/10/2023 08:20

Nvidia in calo del 4,68% a causa delle restrizioni USA sui chip destinati alla Cina

Le azioni di Nvidia hanno subito un calo del 4,68% ieri

Le azioni di Nvidia hanno subito un calo del 4,68% a 439,38 USD in risposta alle nuove restrizioni statunitensi volte a limitare l'accesso della Cina ai semiconduttori avanzati.

Queste restrizioni sono state imposte a causa delle preoccupazioni relative all'uso potenziale di tali chip in applicazioni militari.

L'indice SOX dei semiconduttori PHLX Semiconductor Sector ha ceduto lo 0,8% a 3475 punti circa.

Il Sox ha violato la base del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2022, un supporto critico, i prezzi sono poi rimbalzati a fine settembre dalla media mobile esponenziale a 200 giorni andando a testare dal basso la base del canale.

Solo sopra area 3600 i recenti segnali di debolezza verrebbero negati. Sotto area 3330 probabili cali fino a 3100 almeno.

In particolare, le restrizioni mirano ai chip A800 e H800 di Nvidia

In particolare, le restrizioni mirano ai chip A800 e H800 di Nvidia, che erano stati creati per l'esportazione in Cina dopo che l'amministrazione Biden aveva introdotto le prime restrizioni lo scorso ottobre.

L'obiettivo di queste restrizioni impedire che la Cina possa accedere a tecnologie all'avanguardia con potenziali utilizzi militari.

Inoltre, le nuove regole richiedono alle aziende di notificare al governo statunitense prima di vendere determinati chip

Inoltre, le nuove regole richiedono alle aziende di notificare al governo statunitense prima di vendere determinati chip, specialmente quelli utilizzati per alimentare i modelli di intelligenza artificiale.

Queste misure hanno contribuito a creare incertezza sul futuro delle esportazioni di chip avanzati verso la Cina, il che ha pesato sulle azioni di Nvidia e di altri produttori di chip che potrebbero essere influenzati da tali restrizioni.

Le nuove restrizioni statunitensi mirano a monitorare quelle che sono state definite "zone grigie"

Le nuove restrizioni statunitensi mirano a monitorare quelle che sono state definite "zone grigie" relative ai componenti tecnologici.

Questi componenti potrebbero non essere all'avanguardia ma sono considerati sofisticati e sensibili per la sicurezza nazionale.

La sfida in questo contesto stabilire una linea chiara tra la tecnologia a uso militare e commerciale, poich spesso esistono tecnologie a uso duale, che possono essere utilizzate sia in applicazioni civili che militari.

La segretaria al Commercio, Gina Raimondo, ha sottolineato che gli Stati Uniti non intendono essere pi restrittivi del necessari

La segretaria al Commercio, Gina Raimondo, ha riconosciuto questa sfida e ha dichiarato che le tecnologie che alimentano gli scambi commerciali possono, in alcuni casi, essere sfruttate dai concorrenti per scopi militari o di sorveglianza.

Tuttavia, ha anche sottolineato che gli Stati Uniti non intendono essere pi restrittivi del necessario e che l'obiettivo principale la protezione della sicurezza nazionale.

L'amministrazione di Joe Biden ha enfatizzato che le restrizioni non mirano a danneggiare l'economia cinese

L'amministrazione di Joe Biden ha enfatizzato che le restrizioni non mirano a danneggiare l'economia cinese, ma sono tese a tutelare gli interessi di sicurezza degli Stati Uniti.

Tuttavia, la Cina ha accusato gli Stati Uniti di politicizzare, strumentalizzare e sfruttare il commercio e le questioni tecnologiche come strumento politico.

Ci evidenzia le crescenti tensioni tra le due nazioni in materia di commercio e tecnologia.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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