Nikkei 225 traina l'Asia-Pacifico con un recupero dello 0,66%.

I mercati asiatici hanno aperto in modo positivo in seguito alla ripresa di Wall Street, che ha chiuso la seduta in territorio positivo. Tuttavia, il dato sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è risultato superiore alle attese, suggerendo che la politica monetaria adottata dalla Federal Reserve potrebbe avere effetti sull'economia. La Cina ha riportato dati macroeconomici deludenti per il mese di maggio, e la stima di espansione dell'economia del paese nel 2023 è stata rivista al ribasso da Ubs. Nonostante ciò, l'indice Msci Asia-Pacific, escluso il Giappone, ha registrato un aumento di circa lo 0,80%. Il Dollar Index Spot è rimasto sostanzialmente invariato, mentre il Nikkei 225 ha registrato un aumento dell'0,66%.

La Bank of Japan ha confermato il tasso d'interesse negativo dello 0,10% e sembra che manterrà questo status quo per almeno un altro anno. Nel frattempo, la People's Bank of China ha tagliato di 10 punti base il tasso sulla medium-term lending facility a un anno, e sembra sempre più probabile che verrà effettuato un ulteriore intervento al ribasso per il loan prime rate annuale.
Tutti i mercati cinesi sono in territorio positivo, con l'Hang Seng in aumento di circa l'1,30% e l'S&P/ASX 200 che ha chiuso la sessione in netto guadagno dell'1,06%. In generale, la situazione dei mercati asiatici sembra essere favorevole, nonostante le incertezze legate alla politica monetaria della Federal Reserve e alla situazione economica della Cina.