Wall Street ha registrato un'altra sessione positiva, con il Dow Jones Industrial Average che si è apprezzato dello 0,31% mercoledì, segnando l'ottavo giorno consecutivo di guadagni. Tuttavia, all'apertura dei mercati asiatici, la tendenza è diventata più contrastata.
A sorpresa, il Giappone ha registrato il primo surplus commerciale in quasi due anni nel mese di giugno, principalmente grazie al netto calo delle importazioni dovuto alla flessione dei prezzi del petrolio. Nonostante un notevole aumento delle consegne di veicoli, dovuto all'attenuazione dei problemi di catena di approvvigionamento, la crescita dell'export è risultata al di sotto delle aspettative.
Nel frattempo, la People's Bank of China (PboC) ha mantenuto invariato il tasso annuale del prestito prime rate al 3,55%, dopo averlo ridotto di 10 punti base il mese scorso. Il prestito prime rate a cinque anni è rimasto stabile al 4,20%, dopo la riduzione di 10 punti base di giugno. Questa decisione era largamente prevista, dato che nei giorni precedenti la PboC aveva mantenuto invariati i tassi sui reverse repo a una settimana e il tasso sulla medium-term lending facility (Mlf) a un anno, rispettivamente all'1,90% e al 2,65%.
Il clima di incertezza nella regione asiatica è confermato da un indice Msci Asia-Pacific, escludendo il Giappone, che si mantiene invariato. Pertanto, nonostante il recupero registrato a Wall Street, il contesto rimane complesso a causa delle dinamiche contrastate nei mercati asiatici.
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