NFT: che cosa sono
NFT ovvero Non Fungible Token. Che cosa sta a significare e rappresentare questo acronimo?
Intanto quando si parla di NFT ci si addentra nel mondo del digitale con una spiccata correlazione, però, con la realtà quotidiana.
I NFT infatti sono contenuti digitali che identificano oggetti reali: acquistando un NFT, non si compra un oggetto in sé ma la facoltà di poter vantare un diritto sull'oggetto stesso.
Ciò che contraddistingue ogni NFT è l'unicità, la non replicabilità: ogni oggetto, ogni opera, è un qualcosa che non può essere riprodotto e copiato.
Questo a differenza, ad esempio, dei Bitcoin o altre Criptovalute che sono intercambiabili e che quindi possono essere scambiati tra di loro.
Tra gli oggetti che vengono associati sempre di più agli NFT, vi sono anche e soprattutto bottiglie di vino.
Un "must" per quelle aziende di primaria importanza nel panorama nazionale ed internazionale, ma non solo.
Anzi, per alcune cantine medio piccole, questa è diventata una strada interessante per porsi all'attenzione non solo del mercato vitivinicolo ma anche di quello degli investimenti.
NFT e vino: come funziona l'abbinamento
Come già anticipato in precedenza, il requisito che contraddistingue gli NFT, è quello dell'unicità.
Ecco che quindi, l'abbinamento con il vino, va ad inserirsi in un contesto di pregio ed esclusività.
Inoltre, fattore assolutamente non trascurabile, con l’abbinamento ai Not Fungible Token, si elude (almeno in parte) anche il problema della contraffazione.
Può succedere, infatti, che l’acquisto di una bottiglia di vino possa portare con sé spiacevoli sorprese in quanto il rischio di incorrere in qualche truffa è estremamente reale.
La connessione col mondo digitale e la blockchain, consentono invece di avere tracciabilità sia della proprietà che della storia di ogni singolo prodotto.
Tutte le informazioni, infatti, sono memorizzate su più computer sparsi in ogni parte del globo: dai passaggi di proprietà ai prezzi di vendita, tutto lo storico risulta rintracciabile digitalmente.
Certo, anche in questo caso occorre fare attenzione, perché qualsiasi utente potrebbe creare un NFT e collegarvi una rara bottiglia di vino contraffatta.
Ecco perché, solitamente, si acquista direttamente dal produttore che lancia il Not Fungible Token collegato alla bottiglia pregiata, rara, esclusiva.
NFT E vino: opportunità reale o bolla speculativa?
Quasi tutte le aziende che hanno iniziato ad abbinare NFT e bottiglie di vino, operano allo stesso modo: il cliente infatti, acquista sia la bottiglia fisica che lo strumento digitale.
Il Not Fungible Token può essere conservato in un proprio wallet digitale, solitamente messo a disposizione dalla piattaforma o dalla società che si occupa del collocamento del prodotto.
Inoltre, sul collo delle bottiglie è di norma presente un sistema che permette di segnalare, tramite un chip, se la bottiglia viene aperta, ovvero appena viene rimosso il sistema stesso (chip).
Inoltre, la società o la piattaforma che collocano il prodotto danno la possibilità al cliente finale di poter accedere a tutte le informazioni sulla bottiglia stessa, semplicemente tramite qr code posizionato sul collo della bottiglia.
Sicuramente c’è grande fermento ed entusiasmo intorno a questo nuovo modo di concepire il vino e il digitale: alcuni, però, mettono in guardia circa la possibilità che si tratti di un fenomeno temporaneo e che la bolla possa scoppiare quanti prima.