La Borsa di New York ha aperto la seduta in rialzo oggi, in attesa della riunione della Banca Centrale Europea (Bce). Il Dow Jones registra un aumento dello 0,4%, l'S&P 500 un incremento dello 0,6% e il Nasdaq Composite un aumento dello 0,9%.
Gli investitori sono in attesa dei dati preliminari sul PIL del quarto trimestre, che saranno pubblicati domani, e dell'inflazione Pce, che sarà resa nota venerdì. Questi dati potrebbero fornire indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve (Fed).
Tra i titoli in evidenza si segnala Netflix, che registra un aumento del 13%. Il colosso dello streaming video ha annunciato di aver acquisito 13,12 milioni di nuovi abbonati nel quarto trimestre, superando le previsioni degli analisti che si attestavano a 8,70 milioni. Al termine del trimestre, Netflix ha raggiunto un totale di 260,28 milioni di utenti, con un aumento annuo del 12,8%. I ricavi nel trimestre sono saliti del 12,5% annuo a 8,83 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti. Per l'attuale trimestre, Netflix prevede un ulteriore aumento dei ricavi, pari al 13,2% annuo, a 9,24 miliardi di dollari, in linea con le stime degli analisti.
D'altra parte, Texas Instruments ha registrato una diminuzione del 3% nel valore delle sue azioni. L'azienda, che opera nel settore dei semiconduttori, ha comunicato risultati per il quarto trimestre con un calo del 30% nell'utile per azione, che si è attestato a 1,49 dollari, superando tuttavia le previsioni degli analisti che si aspettavano 1,47 dollari. I ricavi sono diminuiti del 13% annuo a 4,08 miliardi di dollari, inferiore alle stime degli analisti che si attestavano a 4,12 miliardi. La guida deludente dell'azienda ha contribuito alla deprezzazione delle sue azioni. Il management ha attribuito questa situazione a un contesto ancora debole della domanda e ha previsto ulteriori riduzioni delle scorte di chip da parte dei clienti. Per l'attuale trimestre, Texas Instruments prevede ricavi compresi tra 3,45 e 3,75 miliardi di dollari, al di sotto delle aspettative degli analisti che si attestavano a 4,05 miliardi di dollari.
Sul fronte macroeconomico, S&P Global ha comunicato che a gennaio l'indice PMI manifatturiero (dato preliminare) si è attestato a 50,3 punti, superando la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla decrescita. A dicembre, l'indice era stato di 47,9 punti, in linea con le previsioni degli analisti. L'indice PMI per i servizi (dato preliminare) è salito a 52,9 punti, rispetto ai 51,4 punti di dicembre, superando le aspettative degli analisti che si attestavano a 51,0 punti.
(NEWS Traderlink)