La settimana di scambi del Nasdaq esordisce con il gap negativo del 22 agosto, che porta i prezzi a ridosso del supporto in area 12320 punti circa. Il debole ritracciamento delle sedute successive indica che il mercato non intende assumere posizione prima del discorso di Powell a Jackson Hole.
La conferma dell’atteggiamento “falco” della Fed conduce l’indice Nasdaq (e gli altri) a un sell-off che venerdì lascia sul tavolo un -3,94% rispetto alla chiusura del giorno precedente, chiudendo a 12141,71.
Supporto violato, quotazioni sotto la media mobile esponenziale a 50 sedute, con un movimento “firmato” da un’ampia barra negativa e a ridosso del supporto a 12080 punti circa, superato il quale il livello a 11720-11690 rappresenta il supporto chiave successivo.
I prezzi sono di nuovo all’interno del canale discendente tracciato a partire dal massimo del 4 gennaio scorso e il tono “Bear” riacquista forza
Ed intanto l'S&P 500 ha disegnato un testa e spalle ribassista
L'S&P 500 è sceso venerdì al di sotto della trend line che unisce i minimi del 9 e del 24 agosto, base del testa spalle disegnato dal top dell'8 agosto.
I minimi di seduta, a 4058 punti, sono sul 38,2% di ritracciamento del rialzo dal minimo di giugno.
Spesso dopo il completamento di un testa spalle si realizza un "return move", un rimbalzo verso la sua linea di base, e questo potrebbe accadere già dai minimi di venerdì, o magari dal livello di ritracciamento successivo, quello del 50% (a 3980), ma solo recuperi al di sopra di area 4120 metterebbero in discussione il segnale di debolezza appena inviato.
Se poi i prezzi dovessero scendere sotto il top del 28 giugno a 3946 la speranza di vedere estendere il rimbalzo in atto dal minimo di giugno a 3637 perderebbe di consistenza, rischio elevato in quel caso di discese anche al di sotto di 3637, target fino in area 3400 almeno
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