Il rapido incremento delle rate dei mutui a tasso variabile
Il caso dell'aumento delle rate dei mutui a tasso variabile non è più un caso, nel senso che la tendenza è ben delineata da alcuni mesi.
Ricapitoliamo la situazione utilizzando l'analisi di Facile.it.
La simulazione prende come base di partenza un mutuo stipulato a gennaio 2022 da 126.000 euro e durata 25 anni, con LTV (Loan To Value, percentuale del valore dell'immobile finanziato con il mutuo) pari al 70% e TAN (Tasso Annuo Nominale, o puro, non comprende le varie spese connesse al mutuo) iniziale a 0,67% (Euribor3m+1,25%).
Le particolari condizioni finanziarie all'inizio dell'anno scorso (BCE ancora in piena fase espansiva) consentivano a chi avesse stipulato il mutuo di "cavarsela" con una rata mensile da 456 euro.
La serie di rialzi dei tassi ufficiali messa in campo dalla BCE a partire da luglio con l'obiettivo di ricacciare indietro l'inflazione dai livelli che non si vedevano da circa quaranta anni ha però sparigliato il tavolo.
L'Eurotower ha incrementato i tassi in cinque tappe per un 3% complessivo: un balzo notevole che ha avuto effetti ben poco piacevoli sulle rate dei mutui a tasso variabile.
Nella simulazione svolta da Facile.it si evidenzia come il TAN sia salito progressivamente per portarsi ai primi di questo mese al 3,90%, trascinando la rata del mutuo a 658 euro, ben il 44% in più (o 237 euro) rispetto a quella di gennaio 2022.
E, dato che la BCE (in base a quanto affermato pochi giorni fa dalla presidente Lagarde) non ha intenzione di fermarsi, le prospettive non sembrano favorevoli.
BCE pronta ad agire ancora
Tra due giorni il comitato direttivo della Banca Centrale Europea si riunisce e la stessa Lagarde ha definito molto probabile un nuovo incremento da 0,50%.
In tal caso il TAN del mutuo salirebbe in area 4,40% e la rata a 693 euro. Sempre in base alla simulazione di Facile.it, basata sui future Euribor al 7 marzo, a giugno il TAN potrebbe portarsi al 5,04% e la rata a 740 euro.
Il caso SVB: prospettive leggermente più morbide sui tassi
Negli ultimi giorni però è arrivata la notizia del fallimento della SVB con conseguente forte turbolenza sui mercati finanziari.
Alcuni analisti hanno messo in evidenza che questa situazione potrebbe consigliare alla Fed e alla BCE prudenza nell'inasprimento della politica monetaria: in altre parole di rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi.
L'ipotesi non è passata inosservata sui mercati: i future sull'Euribor3m negli ultimi giorni sono saliti nettamente, scontando quindi tassi inferiori.
Il derivato sulla scadenza aprile, che mercoledì scorso scontava un tasso del 3,35%, al momento sconta un 3,14%, mentre quello sulla scadenza giugno è passato da 3,85% a 3,50%.