Mondadori ha chiuso la seduta di martedì in parità .
Il primo semestre dell'anno ha mostrato che a livello consolidato, il Gruppo Mondadori ha registrato un significativo aumento della redditività, con un EBITDA adjusted cresciuto da 27,6 a 38,2 milioni di euro.
Questo risultato positivo è stato ottenuto grazie all'incremento dei ricavi e a una gestione operativa attenta. Il Gruppo è stato in grado di generare una solida cassa, con un cash flow ordinario LTM di circa 64 milioni di euro a giugno.
Dal meeting con il management è emerso che nel periodo luglio-agosto, il mercato ha visto un rallentamento nella crescita, passando dal +2,7% del primo semestre al +1,9%.
Questo rallentamento è stato influenzato da una riduzione dei volumi (-1%). Il rallentamento di Amazon nel primo semestre è stato compensato dall'andamento positivo delle librerie fisiche. Per Mondadori, il rallentamento è stato più marcato, con una crescita dell'8% nei primi 8 mesi rispetto al +5,7% del primo semestre del 2023.
Questo è attribuibile al lancio di nuovi titoli da parte di Mondadori nell'estate del 2022, mentre nel 2023 i lanci avverranno a partire da settembre.
Tuttavia, il trend complessivo del mercato nei primi 8 mesi è in linea con le previsioni per l'intero anno (mercato +1,5% con un'overperformance di Mondadori).
Mondandori margini positivi nonostante rallentamento mercato
Nonostante il rallentamento del mercato, il margine è rimasto positivo grazie alla riduzione dei costi operativi (minori costi delle carte).
Ciò ha permesso di confermare le previsioni di crescita dell'EBITDA per l'intero anno, che si collocano nell'intervallo high-single digit / low-double digits.
Tuttavia, c'è la possibilità di un ritardo nell'incasso di alcuni crediti commerciali nel quarto trimestre. La previsione per l'ordinary cash flow dell'intero anno, che si attesta tra 65 e 70 milioni di euro, è confermata.
Mondadori, lo scenario grafico
Il titolo Mondadori si sta muovendo per vie laterali dai minimi del 21 luglio a 2,075, la fascia ha un limite superiore a 2,20 euro circa.
La violazione della base di questo intervallo potrebbe segnalare l'avvio di una fase ribassista anche estesa, diretta almeno fino alla media mobile esponenziale a 200 giorni passante in area 2 euro.
La violazione anche di questo riferimento potrebbe anticipare il test del 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di fine settembre 2022, a 1,86 euro circa.
Solo il superamento di area 2,20 euro segnalerebbe una ripresa dell'uptrend con target a 2,31, lato superiore del canale crescente disegnato dai minimi di fine settembre.