Moderna: trimestrali in calo nonostante le vendite in aumento, le previsioni future

Moderna ha presentato i suoi dati trimestrali. In recenti settimane, l'azienda ha mostrato una rapida tendenza al deterioramento a breve termine, annullando il positivo slancio che il titolo aveva guadagnato alla fine dello scorso anno, quando aveva raggiunto oltre 115 dollari. Nonostante le vendite preliminari del vaccino contro il Covid abbiano raggiunto i 6,7 miliardi di dollari nel 2023, questo non è stato sufficiente per sostenere le quotazioni. A novembre, l'azienda aveva previsto di raggiungere solo l'estremità inferiore dell'intervallo di previsione tra 6 e 8 miliardi di dollari. Pertanto, il risultato comunicato all'inizio dell'anno suggerisce un lieve miglioramento della situazione. 

Nel mercato statunitense, Moderna ha guadagnato terreno rispetto a Pfizer, aumentando la sua quota al 48% nell'autunno 2023, rispetto al 37% del 2022. L'azienda ha ribadito il suo obiettivo di pareggio nei conti nel 2026, prevedendo per quest'anno vendite per circa 4 miliardi di dollari dei suoi vaccini per il COVID e il virus respiratorio sinciziale (RSV). 

Tuttavia, emergono preoccupazioni legate al fatto che l'efficacia del vaccino di Moderna contro il virus RSV potrebbe diminuire più rapidamente rispetto a quella dei vaccini di GlaxoSmithKline (GSK) e Pfizer, già presenti sul mercato dallo scorso anno. L'efficacia del vaccino di Moderna è diminuita del 21% dopo 8,6 mesi, rispetto al calo del 6% per GSK e del 10% per Pfizer dopo 14 mesi. 

Le opinioni delle principali banche d'affari sono bilanciate con un 48% di "Buy", un 44% di "Hold" e un 8% di "Sell". Tuttavia, il prezzo medio obiettivo a 12 mesi indicato dalle grandi banche suggerisce un significativo potenziale di apprezzamento, situandosi a 134,40 dollari, rispetto a una quotazione attuale ben al di sotto dei 100 dollari.

(Redazione)