Materie Prime e petrolio, prosegue il trend negativo

26/09/2022 12:05

Materie Prime e petrolio, prosegue il trend negativo

Materie Prime in calo

La seduta di venerdì ha il pregio di fugare ogni incertezza tecnica relativamente al mercato materie. In un solo movimento, viola l’area di supporto chiave compresa tra la media mobile esponenziale a 200 sedute e i minimi del 7 settembre e 14 luglio, proiettando il grafico oltre il ritracciamento del 50% calcolato dal minimo del 1° dicembre 2021 al massimo del 9 giugno 2022.

L’eventuale proseguimento del movimento ribassista, proietterebbe i prezzi verso il livello di supporto successivo, cioè il ritracciamento di Fibonacci del 61,8%, calcolato come sopra, a 260 punti circa.

In caso contrario, il livello di resistenza da monitorare è costituito dal minimo del 7 settembre, a 276 punti circa, corrispondente anche al lato superiore del canale ribassista tracciato a partire dal massimo del 30 agosto all’interno del quale il grafico appare ben strutturato.

Ma la debolezza tecnica domina il quadro e la lenta ma decisa lotta all’inflazione sembra aver posto un limite alle possibilità rialziste dell’indice.

Petrolio WTI, Target a 63 dollari?

Il canale ribassista tracciato dal massimo del 30 agosto rappresenta il quadro strutturale tecnico all’interno del quale si svolge, attualmente, la dinamica dei prezzi.

La seduta del 21 settembre, infatti, trova nel lato superiore di detto canale il suo livello di resistenza dinamico e, dopo la seduta negativa di venerdì, i prezzi spingono verso il suo lato inferiore, dopo aver violato il supporto immediato, costituito dal minimo dell’8 settembre scorso, 81 dollari.

Rimane complessivamente inalterato e debole il quadro tecnico dell’oro nero e, come già da noi affermato, prende sempre più corpo l’ipotesi ribassista del doppio massimo 7 marzo-8 giugno 2022, con un target potenziale a 63-60 dollari che, sul grafico settimanale, rappresenta all’incirca il livello dei minimi di agosto e novembre 2021.

Il supporto immediato di riferimento è rappresentato dal lato inferiore del canale ribassista di cui sopra, 73 dollari circa e il proseguimento del movimento ribassista è, per il momento, l’ipotesi da privilegiare.

Un rally a ritestare il massimo della seduta del 23 settembre, a 84 dollari circa, confuterebbe la nostra tesi.

Oro, supporto chiave superato

Dopo una settimana di negoziazioni trascorsa consolidando intorno al livello di supporto chiave rappresentato dal livello a 1678 dollari, la seduta di venerdì chiude decisamente al di sotto di tale livello, a 1655 dollari.
Pur permanendo estremamente deteriorato il quadro tecnico complessivo, è piuttosto incerto l’esito immediato.

L’indicatore RSI a 14 sedute non segnala ancora con decisione un livello di ipervenduto del mercato o divergenze significative e, conseguentemente, sotto il profilo tecnico, vi sarebbe spazio per argomentare una ulteriore prosecuzione verso il basso, sostenendo che la violazione del livello a 1678 dollari rappresenta il completamento del doppio massimo ribassista agosto 2020-marzo 2022, con target potenziale ben al di sotto dei minimi del marzo 2020.

Nell’immediato potrebbe essere possibile un breve rally tecnico di reazione a ritestare il livello a 1678 dollari.

La dinamica prezzo-volume ci appare incerta e potrebbe descrivere sia il tentativo dei ribassisti di assorbire la domanda esistente, sia una certa esaustione dell’offerta nel produrre risultati adeguati allo sforzo (volume). Nel caso in cui il movimento ribassista dovesse proseguire, supporto immediato a 1620 dollari circa, proiettando l’ampiezza della leg precedente.

 

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