Marr miglior titolo a Piazza Affari in avvio di ottava
Avvio di ottava in forte rialzo per Marr che si è distinto come miglior titolo di tutto il listino italiano facendo registrare un progresso del 13,89%.
A spingere le quotazioni ha contribuito un mix di notizie che il mercato ha interpretato positivamente.
Innanzi tutto va detto che venerdì il gruppo ha presentato i risultati relativi al primo trimestre 2023, che hanno evidenziato Ricavi in crescita del 30,9% su base annuale, un'EBITDA pari a 14,8 milioni di euro, quasi triplicato rispetto ai 5,1 milioni del primo trimestre 2022 ed un risultato netto positivo per 1,5 milioni, rispetto ad una perdita di 2,9 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.
Sulla base dell'andamento dei primi quattro mesi, il management del gruppo prevede il "riapprossimarsi già nell'anno in corso ai livelli in valore assoluto di margine operativo lordo ante pandemia".
Marr, le scelte dei broker
A seguito della presentazione di questi risultati Equita Sim ha intanto migliorato la raccomandazione sul titolo, alzandola a "buy" da "hold" e portando il target price a 16,50 euro.
Analoga la decisione anche da parte di Banca Akros che ha alzato il prezzo obiettivo a 15,20 euro e Kepler Cheuvreux che lo ha portato a 15,50 euro.
Da segnalare inoltre che il cda di Marr ha deciso di avviare un programma di buyback su massimi 3,3 milioni di azioni, pari al 5% circa del capitale sociale.
Lo scenario grafico: prossimi obiettivi
I prezzi sono letteralmente schizzati al rialzo nella giornata di ieri lasciandosi alle spalle la resistenza a 14,50 euro, dove era posizionato il 38,2% di ritracciamento della discesa dai top di agosto 2021 ed il picco di giugno 2022.
Un segnale che sembra preludere al proseguimento della corsa verso quota 16,00, obiettivo ormai prossimo ed al successivo allungo fino a 17,08 euro, gap down del 24 febbraio 2022.
Il titolo sta dunque gettando le basi per un recupero duraturo del ribasso visto dai top del 2021 ed il superamento della parte superiore del canale che guidava il recupero dallo scorso autunno sembrerebbe avvalorare tale ipotesi.
Lo scenario rialzista verrebbe compromesso solo dal perentorio ritorno dei prezzi al di sotto di area 13,00, supporto critico nel breve/medio periodo.