Maire Tecnimont, quadro grafico promettente
Eccellente performance oggi per Maire Tecnimont (+6,29% a 4,5980 euro): il titolo è stato il migliore in assoluto tra quelli inseriti nei panieri degli indici FTSE MIB e FTSE Mid Cap.
E questo senza il supporto di notizie, indiscrezioni o report. Cerchiamo quindi di capire il perché di un movimento così sostanzioso. Per prima cosa possiamo mettere in evidenza il quadro grafico: il titolo è reduce dal balzo messo a segno nella prima metà di ottobre (poi vedremo la causa) e sta al momento consolidando i guadagni con una oscillazione laterale tipica dei movimenti di continuazione.
Il trend sottostante è infatti rialzista e nelle ultime settimane i prezzi avevano perso terreno avvicinandosi alla base ipotizzabile della fase di consolidamento.
Un rimbalzo era insomma nell'ordine delle cose. Il titolo si è portato a ridosso dei 4,63 euro, resistenza oltre la quale si creerebbero i presupposti per la riattivazione del rally. Conferme in tal senso arriverebbero con una vittoria sul top del 16 ottobre a 4,7340, operazione che potrebbe essere bissata dalla rottura di 4,7680, massimo di inizio 2022 e ostacolo oltre il quale si aprirebbero spazi di ascesa più consistenti in direzione di 5,42, picco del 2017.
La mega-commessa ADNOC
Il balzo di due mesi fa che ha originato l'attuale favorevole quadro grafico è stato causato da un evento eccezionale.
Il gruppo ha infatti annunciato l'aggiudicazione del più grande contratto della sua storia con un controvalore di ben 8,7 miliardi di dollari, pari a 8,1 miliardi di euro al cambio attuale. Il committente è ADNOC e la commessa è relativa all'impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha ad Abu Dhabi: si tratta dei lavori per per la realizzazione di due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero zolfo, le relative utility e offsite, nonché le condutture di esportazione.
Per dare un'idea delle dimensioni di questo contratto ricordiamo che alla fine del primo semestre il portafoglio ordini del gruppo ammontava a 9 miliardi di euro.
Risultati eccellenti nei primi nove mesi del 2023
A fine ottobre il flusso di notizie positive è stato completato dai risultati dei primi nove mesi dell'esercizio 2023.
I ricavi sono saliti a 3,1 miliardi di euro (+22,7% a/a), l'EBITDA a 195,9 milioni (+29,4% a/a) con un margine sui ricavi in aumento dal 6,0% dell'anno scorso al 6,3%. Il risultato netto si è attestato a 88,6 milioni (+44,3% a/a). Il portafoglio ordini segna un record a 16,8 miliardi di euro. La posizione finanziaria evidenziava Disponibilità Nette Adjusted pari a 123,9 milioni, in aumento di 30,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.
Il management prevede ora ricavi 2023 nella parte alta della guidance (3,8-4,2 miliardi di euro) annunciata al mercato il 2 marzo 2023 con il nuovo Piano Strategico 2023-32.