Londra: Metro Bank sospesa due volte in borsa, azioni crollano del 29%

Le azioni di Metro Bank, ente bancario britannico, hanno subito due sospensioni del trading durante la mattinata di giovedì. In una sessione estremamente volatile, il valore del titolo ha registrato una perdita di oltre il 29% rispetto alla chiusura della giornata precedente. Dopo un breve recupero delle perdite, il trading è ripreso poco dopo le 9:00, ora di Londra. 

La Borsa di Londra, che elenca l'azione, ha confermato a CNBC che le due sospensioni sono state determinate dagli automatismi di interruzione del circuito, a seguito dell'importante calo del valore del titolo. Le sospensioni sono state causate dalla notizia che la banca stava cercando di raccogliere 600 milioni di sterline (equivalenti a 727 milioni di dollari) in debito e capitale, come riportato da Reuters. Metro Bank, sorta nel 2010, ha una capitalizzazione di mercato inferiore a 100 milioni di sterline. 

La banca ha riferito che sta valutando il miglior modo per potenziare le proprie risorse di capitale, con un'attenzione particolare all'obbligazione da 350 milioni di sterline in scadenza nell'ottobre 2025. In seguito all'apertura del mercato azionario di giovedì, gli investitori hanno scambiato oltre 1,6 milioni di azioni. 

Di norma, meno di 100.000 azioni di Metro Bank vengono scambiate ogni ora. Da febbraio scorso, il valore delle azioni della banca è diminuito di circa i due terzi. Mercoledì, la Metro Bank era valutata 87 milioni di sterline, secondo Reuters. Il mese scorso, la Prudential Regulation Authority, principale autorità di regolamentazione della Bank of England, ha fatto intendere che è improbabile che consenta alla banca di utilizzare i propri modelli interni di rischio per alcuni mutui. 

Di conseguenza, Metro Bank dovrà soddisfare requisiti di capitale più elevati, un aspetto che ha generato preoccupazione tra gli investitori. Secondo quanto riportato dalla banca d'investimento Keefe, Bruyette & Woods, "è noto da tempo che [Metro] ha carenze di capitale, operando al di sotto del MREL (requisito minimo per fondi propri e passività ammissibili)". Le questioni cruciali che la banca deve ora affrontare riguardano la sua capacità di raccolta del capitale necessario e se ciò sarà sufficiente a risolvere le problematiche relative al capitale stesso.

(Redazione)