Leonardo, aumenta l'utile netto
Leonardo, azienda italiana attiva nel settore dell'aerospazio, ha registrato un aumento dell'utile netto nel primo trimestre del 2023, pari a 54 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell'anno precedente.
I ricavi sono stati pari a 3.034 milioni di euro, con un aumento dell'EBITA a 105 milioni di euro, riflettendo la solida performance dei business del Gruppo, che hanno registrato una crescita industriale di circa il 4% rispetto al primo trimestre del 2022. Gli ordini hanno raggiunto i 4.868 milioni di euro, grazie alla performance degli Elicotteri.
Alessandro Profumo promuove i conti
Il CEO di Leonardo, Alessandro Profumo, ha commentato che i risultati finanziari del primo trimestre sono in linea con le aspettative e che il Gruppo è solido e sostenibile nel lungo periodo, con la capacità di cogliere future opportunità di crescita.
Moody's ha promosso Leonardo a Investment Grade, riconoscendo al Gruppo una significativa esecuzione del Piano Industriale durante la pandemia, importanti progressi sulla riduzione dell'indebitamento, solide prospettive di crescita nelle attività della Difesa e prudenti politiche finanziarie volte a una continua riduzione del debito.
Leonardo conferma la guidance
Leonardo ha confermato le previsioni finanziarie per l'intero 2023, chiamate "guidance", che includono ordini pari a circa 17 miliardi di euro, ricavi compresi tra 15 e 15,6 miliardi di euro, EBITDA in un intervallo di 1.260-1.310 milioni di euro, FOCF a circa 600 milioni di euro e Indebitamento Netto di Gruppo per circa 2,6 miliardi di euro.
L'agenzia di rating Moody's ha aumentato i rating di Leonardo, assegnando un rating emittente a lungo termine a Baa3, principalmente a causa della riduzione della leva finanziaria dell'azienda, alle prospettive di crescita e all'impegno a ridurre l'indebitamento mentre mantiene stabile la remunerazione degli azionisti.
Resistenza a 11 euro per Leonardo
Infine, sul fronte del mercato azionario, Leonardo ha guadagnato lo 0,84% a 10,75 euro, con i prezzi che si sono spinti fino a 10,99 euro nell'intraday.
L'analisi tecnica del grafico mostra un potenziale segnale rialzista con l'Inverted Hammer disegnato mercoledì, ma per confermare le possibilità di un rimbalzo i prezzi dovrebbero mantenere sopra l'area di supporto a 10,60 euro e superare gli 11 euro. In caso contrario, potrebbe verificarsi un ritorno ai minimi di marzo a circa 10 euro.