Le tensioni tra USA e Cina alimentano incertezza e volatilità nei mercati finanziari

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 24/05/2024 10:20

Le tensioni tra USA e Cina alimentano incertezza e volatilità nei mercati finanziari

La crescita esponenziale del commercio internazionale ha avuto un impatto significativo nel miglioramento degli standard di vita globali. Questo è un concetto che risale a più di due secoli fa, quando il libero scambio era ancora visto con diffidenza. Nonostante ciò, gli strumenti di dazi e barriere doganali rimangono ancora oggi tra i preferiti dei governi, indipendentemente dal loro orientamento politico. 

Secondo gli esperti di GAM (Italia) SGR, la teoria del libero commercio, formalizzata da David Ricardo attraverso il principio dei vantaggi comparati, rappresenta un pilastro fondamentale nel pensiero economico. Secondo questa teoria, gli scambi commerciali tra nazioni favoriscono la specializzazione produttiva, incrementano la produzione totale e migliorano il benessere dei cittadini. Questo avviene perché ogni paese può esportare i prodotti in cui ha un vantaggio assoluto e importare quelli in cui il vantaggio è comparativamente minore. 

Nonostante i numerosi vantaggi del libero commercio, il protezionismo non è mai scomparso completamente dalla scena politica. Negli Stati Uniti, che da sempre sono stati pionieri del liberalismo e del libero commercio, si assiste a una crescente tendenza protezionistica. Questa si è manifestata attraverso un aumento delle tariffe sulle auto elettriche, il raddoppio dei dazi sui pannelli solari e un incremento dei dazi sulle batterie al litio. 

L'impatto di queste misure sui conti dei produttori cinesi, almeno nel breve termine, sarà modesto. Tuttavia, il pericolo sta nel fatto che altri mercati, come l'Europa, potrebbero seguire l'esempio statunitense. Inoltre, i nuovi dazi su altri beni di produzione cinese potrebbero avere un impatto sui veicoli prodotti al di fuori della Cina. 

Dal punto di vista degli investitori, le tensioni tra Stati Uniti e Cina creano un clima di incertezza e volatilità. Questi fattori, uniti ai rischi di natura politica, offuscano le prospettive dei mercati finanziari. L'incertezza dello scenario macroeconomico è ulteriormente amplificata dai livelli raggiunti dai debiti pubblici. 

Le preoccupazioni principali riguardano le relazioni tra Stati Uniti e Cina e il rischio di una ulteriore frammentazione globale. In tale scenario, il protezionismo rappresenta la minaccia più grande. Tuttavia, nonostante tutto, i mercati finanziari mantengono la loro forza. Gli investitori che sanno navigare in queste acque turbolente devono dimostrare perizia, dato che le valutazioni dei listini americani sono elevate in tutte le possibili metriche. 

In conclusione, l'attuale situazione economica globale è caratterizzata da una serie di sfide. Nonostante questo, gli ultimi dati sull'inflazione non hanno sorpreso al rialzo e le vendite al dettaglio stanno rallentando. Ciò significa che, nonostante le difficoltà, la fine di questa fase complessa sembra ancora lontana.

(Redazione)

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