L'inflazione alza la testa: consumatori in difesa

30/05/2022 17:07

L'inflazione alza la testa: consumatori in difesa

La progressione dell'inflazione dal 2020 a oggi

L'inflazione in Italia è passata delle secche del 2020 pandemico (con valori negativi: -0,6% a/a a settembre) al balzo degli ultimi mesi. A marzo l'indice NIC elaborato dall'ISTAT ha fatto segnare +6,5% a/a, per poi scendere leggermente il mese scorso (+6,0% a/a), in scia al balzo delle materie prime energetiche e agroalimentari causato dall'escalation militare in Ucraina.
Ma già nei mesi precedenti i prezzi al consumo avevano evidenziato segnali di surriscaldamento, frutto delle difficoltà nelle catene di approvvigionamento causate dalla ripresa dell'economia dopo il brusco stop imposto dal COVID-19.

Prezzi in ascesa, consumatori attenti al carrello

L'impennata dell'inflazione si è fatta sentire in misura sensibile sul "carrello della spesa" imponendo ai consumatori l'adozione di alcuni cambiamenti.

Questo trend è stato analizzato per conto di Facile.it da una ricerca condotta da mUp Research e Norstat con oltre mille interviste sul web. L'impatto del balzo dei prezzi al consumo è stato molto negativo sul bilancio familiare secondo il 26% del campione, con picchi nel Centro Italia (31%) e tra 25-34enni e 45-54enni (31%).
Ben il 66% ha ridimensionato o tagliato del tutto alcune voci di spesa. Tra queste gli alimentari come dolci (46%), snack (44%), alcolici (39%), carne (43%) e pesce (30%). Circa 4,5 milioni di italiani hanno ridotto gli acquisti di frutta, 3,4 milioni quelli di pasta e 2,9 milioni quelli di verdura.

Tra le tecniche per risparmiare qualcosa troviamo anche lo spostamento degli acquisti verso marchi più economici (41%) o punti vendita più convenienti (28%). In calo anche ristoranti e viaggi (48%).

Tensioni anche su carburanti e utenze

Anche il forte rialzo dei carburanti ha modificato le abitudini degli italiani.
E non poteva essere altrimenti con la benzina passata da 1,35 euro (1,25 il gasolio) al litro del maggio 2020 ai 2,20 di marzo (idem il gasolio). Il 46% ha dichiarato di usare meno l'auto nel tempo libero, il 47% ha selezionato con cura la stazione di rifornimento più conveniente, mentre il 33% circa ha "alleggerito" il piede sull'acceleratore per ridurre i consumi.

Per quanto riguarda le utenze di elettricità e gas il 61% ha cercato di razionalizzare l'uso degli elettrodomestici e l'illuminazione di case e pertinenze, il 46% ha abbassato la temperatura bell'abitazione, e il 26% ha consumato meno acqua calda. Altri (circa 10 milioni) hanno adottato una soluzione più tranchant cambiando fornitore.

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