Hubert Trunkenpolz, nuovo presidente e CEO di MV Agusta, esprime fiducia nel potenziale dell'azienda di motociclette italiana, nonostante il passato travagliato. MV Agusta ha visto numerosi investitori di calibro internazionale entrare ed uscire, inclusi Proton, Harley Davidson e Amg Mercedes, senza riuscire a risollevare le sorti del marchio. Il declino dell'azienda ha raggiunto il suo punto più basso nel 2017, quando ha chiesto la protezione dal fallimento. Tuttavia, l'arrivo dell'imprenditore russo Timur Sardarov ha interrotto questa tendenza negativa.
Egli ha infuso quasi 200 milioni di euro in MV Agusta, evitando così il collasso totale. Adesso, si unisce a lui un partner industriale di peso, il gruppo austriaco KTM. Attraverso la holding Pierer Mobility, KTM ha acquisito prima il 25,1% del capitale nel novembre 2022, per poi aumentare la quota al 50,1% meno di un mese dopo. Trunkenpolz spiega che KTM era da tempo alla ricerca di un marchio di alto livello per completare il proprio portafoglio, e MV Agusta era sempre stata nel loro mirino. L'intesa riguarda l'azienda fondata nel 1945 dalla famiglia Agusta, icona globale notevole anche per i numerosi successi nei campionati mondiali di Giacomo Agostini. Attualmente, MV Agusta produce modelli di lusso che costano tra i 40-50 mila euro, con una produzione di quasi 6mila unità e un fatturato di 95 milioni di euro, per l'85% dall'export. Trunkenpolz intende investire a Varese per aumentare la produzione a oltre 10mila moto entro tre anni, sebbene l'attuale capacità produttiva possa raggiungere le 15mila unità.
Il primo obiettivo sarà ampliare la rete di vendita da 186 a almeno 400 punti, sfruttando la rete globale di KTM, che conta 40 filiali nel mondo. Trunkenpolz afferma che la produzione rimarrà a Varese, data l'importanza del marchio "made in Italy". Il piano prevede di mantenere la massima indipendenza per MV Agusta, pur riconoscendo le potenziali sinergie in aree come ricerca e sviluppo, acquisti, software e sistemi gestionali. Per il 2024, l'obiettivo è produrre 5800 moto e raggiungere un fatturato di 115 milioni di euro. Trunkenpolz prevede un aumento del personale da 235 a 300 entro il prossimo anno. Il primo passo sarà l'investimento di dieci milioni di euro nel rifacimento di alcuni edifici della sede centrale. La speranza è di raggiungere il pareggio di bilancio con 10mila moto vendute, o forse anche meno, entro il 2025.
(Redazione)