Italia: entro il 20 settembre il Piano strutturale di bilancio per Bruxelles

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine è un documento che l'Italia deve presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre, in seguito alla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita. Questo piano segna la ripresa dei vincoli e delle procedure del Patto, sospesi durante la pandemia. Dopo l'approvazione del Consiglio dei Ministri, il Piano sarà sottoposto al Parlamento prima di essere inviato a Bruxelles.
L'obiettivo principale del Piano è definire una traiettoria per la spesa netta, in linea con le nuove regole e le scadenze stabilite per il rientro dai deficit eccessivi, che deve avvenire in un arco di 4 anni, estendibile a 7 in base a specifici criteri. La Commissione valuterà la conformità basandosi sull'aggregato della spesa netta, escludendo interessi passivi e effetti ciclici. Per ottenere un'estensione a 7 anni, il Piano deve includere riforme e investimenti che affrontino le difficoltà strutturali del paese.

La programmazione della spesa netta richiede attenzione e un monitoraggio continuo della spesa pubblica. Il Piano sostituirà parti del Documento di economia e finanza (Def) e dovrà essere presentato ogni 5 anni, salvo proroghe. Gli obiettivi di spesa netta possono essere rivisti solo in circostanze particolari e saranno monitorati annualmente, con relazioni sui progressi da presentare entro il 30 aprile di ogni anno.
La riforma non ha modificato le regole relative al Documento programmatico di bilancio (DPB), che deve essere presentato entro il 15 ottobre di ogni anno. Il DPB deve includere aggiornamenti sulle previsioni macroeconomiche e garantire la compatibilità con il percorso di spesa netta del Piano. La definizione del bilancio per il 2025 seguirà le procedure attuali fino a quando la normativa contabile nazionale non sarà allineata con le nuove regole europee.

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