Fondi comuni: come funzionano
Investire in fondi comuni, è una delle possibilità che i mercati finanziari offrono ai risparmiatori.
Da un punto di vista operativo, si acquistano quote, ovvero parte di un tutto che viene gestito da professionisti del settore secondo le modalità e le finalità previste dal regolamento.
Il fondo comune permette di affidarsi ad un gestore specializzato, diversificare e ridurre il rischio, delegare ad altri le scelte e le strategie d'investimento.
Il tutto, a fronte del pagamento di commissioni che possono essere di varia natura in relazione al momento nel quale vengono applicate (ingresso, gestione, performance, uscita).
Gli aspetti essenziali da valutare, dal punto di vista del risparmiatore, sono la diversificazione e conseguente riduzione del rischio, la strategia gestionale e il benchmark del fondo, i costi da sostenere.
Analizzati questi aspetti, il risparmiatore si trova dinanzi ad un quesito: investire in una unica soluzione o frazionare in momenti differenti?
Fondi comuni: perché il premio unico
Ciascuna delle soluzioni possibili, presenta, ovviamente, punti di forza e criticità.
L'investimento in una soluzione unica, presuppone una minor possibilità di errore in relazione al "momentum".
Chiaro che, in una ottica di lungo periodo, il timing di ingresso dovrebbe rivestire una importanza marginale.
È pur vero, però, che, l'investimento effettuato quando malauguratamente i mercati sono sui loro massimi, diventa di più difficile gestibilità (anche emotiva) nel momento in cui si verificano forti correzioni e andamenti negativi.
Viceversa, nel caso in cui la scelta del momento coincidesse con una fase negativa dei mercati, a livello prospettico, le possibilità di profitti interessanti, aumenterebbero in modo consistente.
Sulla base delle considerazioni esposte, si può tranquillamente affermare che il premio unico aumenta il grado di rischio e quindi si tratta di un elemento da valutare con attenzione.
Fondi comuni : perché fare un pac
L'opzione piano d'accumulo è da considerare attivamente per varie motivazioni.
Innanzitutto, non sempre si dispone di una cifra iniziale tale da poter dar corso ad un investimento.
Il piano d'accumulo mensile, quindi, diventa in un certo senso un obbligo, visto come una sorta di risparmio forzoso.
D'altro canto, come ribadito in precedenza, il frazionamento periodico, consente di ridurre il rischio in quanto, presumibilmente, si andranno a toccare i vari picchi di mercato (positivi o negativi che siano), dando luogo ad un prezzo medio di carico più favorevole al risparmiatore.
Il piano d'accumulo, inoltre, può essere sospeso o, eventualmente dirottato su un altro fondo che magari venga ritenuto più congeniale ad eventuali mutate esigenze personali o di mercato.
Certo, anche il premio unico consente la possibilità di modificare la strategia in corso d'opera; forse, però, è più difficile da mettere in atto, soprattutto a livello psicologico.