Un noto proverbio italiano recita: “Chi fa da sé, fa per tre”. Si tratta di un concetto che può essere applicato anche per investire i propri risparmi, oppure, in questo caso, è consigliabile rivolgersi ad altri? E, nello specifico, è meglio affidarsi ad un consulente finanziario oppure indirizzarsi verso la rete internet, ove prolificano siti e forum pronti a dare il loro contributo? Cerchiamo di fare chiarezza.
Investimenti e finanza: perché fare da sé
Essere tra gli esponenti del “Faso tuto mi” può avere diverse valenze e significati.
Un risparmiatore, infatti, può avere una notevole competenza e conoscenza in ambito finanziario per il semplice desiderio di essere informato e di essere al corrente delle notizie che riguardano la materia.
Con costanza, abnegazione, determinazione e voglia, ci si può documentare, informare e rendersi edotti senza per forza svolgere la professione di consulente.
Accade, nemmeno troppo sporadicamente, che un consulente pensi di avere la scienza infusa solo per il fatto di svolgere un certo ruolo: nulla di più errato.
La parola fondamentale, in tale ambito, è infatti “umiltà”, accompagnata dalla voglia di imparare (sempre) e di mettersi costantemente in gioco (aggiornarsi e stupirsi).
Sono quelle qualità che, di solito, si riscontrano nei risparmiatori autodidatti desiderosi di conoscenza.
Fare da sé, inoltre, determina un senso di responsabilità, ovvero assumersi, in prima persona, oneri e onori delle proprie scelte.
Se si commettono errori, non si può incolpare nessun altro, solamente se stessi. Ecco perché, anche da un punto di vista psicologico, si tratta di una scelta da “Only the braves”.
Soldi e risparmi: perché affidarsi ad un consulente
Non tutti hanno il tempo, la voglia e le possibilità di informarsi in prima persona.
Non tutti hanno le capacità di farlo, per svariati motivi. Rivolgersi ad un professionista del settore risulta quindi essere la scelta più logica e saggia.
A questo punto, però, può sorgere spontanea una domanda:** come scegliere il consulente adatto**? Il quesito potrebbe dare origini a mille risposte differenti, tutte singolarmente valide, a seconda del punto di osservazione dal quale si parte.
Semplicità, chiarezza, attenzione al cliente attraverso l’analisi delle necessità e degli obiettivi che questi possa avere (in modo consapevole o meno).
Questi sono buoni requisiti di partenza per comprendere se un consulente possa fare o meno al caso nostro.
Inoltre, un consulente che sappia fare bene il proprio mestiere sa usare il linguaggio più appropriato a seconda della persona che si trova dinanzi.
Lo sfoggio di bravura attraverso l’uso di paroloni e termini tecnici è puro edonismo se di fronte c’è una persona che non può comprenderli.
Ovviamente, poi, sarà il tempo (e i risultati) a confermare o meno la bontà della scelta del proprio consulente. Un professionista serio dialoga col proprio cliente sempre: colui che si manifesta ad ogni gioia e sparisce quando il cielo diventa nero, probabilmente non è la persona adatta.
Informarsi in rete: internet può essere una grande risorsa
Infine, il mondo virtuale, ovvero la rete internet, può rivelarsi una notevole risorsa per reperire informazioni ed anche argomentazioni e consigli utili.
A patto che, ovviamente, si faccia riferimento a siti e pagine affidabili, perché nella rete, ancor più che nella realtà, le truffe sono sempre dietro l’angolo.
Negli ultimi anni si è assistito ad una proliferazione di forum, blog e siti che dispensano consigli su questo o quell’altro titolo.
Affidabilità, competenza, autorevolezza, reputazione, sono le parole chiave, in tale ottica. Dare credito alla rete è giusto, a patto di aver verificato bene a chi si fornisce la fiducia e se può essere ben riposta.
Premesso che nessuno ha la bacchetta magica e può predire il futuro, c’è una differenza abissale tra il seguire le informazioni e i consigli di un sito specializzato in ambito finanziario e il dare credito a “farfallina55” o “orsetto98” presente in un qualsiasi forum.
La rete è un mondo bellissimo e foriero di tante cose utili: prima di dare la fiducia, però, meglio assicurarsi che essa sia ben riposta.