Il successo dei Bot e dei Btp avrà un costo elevato per le casse dello Stato a causa dell'alto costo del denaro. Tra il 2023 e il 2027, gli interessi dovuti ai sottoscrittori di titoli di Stato aumenteranno di quasi 25 miliardi di euro, registrando un incremento del 32% da 78 miliardi a 103 miliardi. La curva della spesa per interessi sul debito pubblico cresce costantemente, passando dal 3,8% del 2023 al 4,4% del 2027 rispetto al PIL.
Durante il quadriennio, la spesa per i sottoscrittori delle obbligazioni emesse dal Tesoro aumenterà di 24,9 miliardi, con un incremento del 31,7%. Questo aumento è considerato un effetto indesiderato della politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha portato a un rialzo del tasso di interesse base e, di conseguenza, degli interessi obbligazionari.
Secondo il Centro Studi di Unimpresa, il debito italiano detenuto dagli investitori esteri è diminuito, passando da 685 miliardi nel 2021 a 658 miliardi nel 2023, con la quota scesa dal 30,7% al 27,3%. Al contrario, la quota di obbligazioni statali in mano ai privati, inclusi piccoli risparmiatori e imprese, è aumentata significativamente. Nel 2023, il mercato retail aveva il 13,5% dei Bot e dei Btp, pari a 320 miliardi su un totale di 2.378 miliardi di emissioni statali.
Inoltre, i tassi di interesse resteranno principalmente in Italia, in quanto il debito detenuto dagli investitori esteri è diminuito. La quota di obbligazioni statali in possesso dei privati è aumentata notevolmente, con un notevole incremento della partecipazione delle famiglie e delle imprese nel mercato dei Bot e dei Btp.
La crescente spesa per interessi sul debito pubblico rappresenta una sfida per le finanze statali, e l'auspicio è che la politica monetaria si adatti per ridurre questo onere finanziario.
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