Inflazione: Unimprese, previsto calo oggi ma impennata al 13,8% tra 2022 e 2023

Il rallentamento dell'inflazione a aprile, come riportato dall'Istat, è significativo ma non dovrebbe trarci in inganno. Tra il 2022 e il 2023, l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 13,8%, creando problemi sia ai consumatori che alle aziende. Questo è quanto afferma Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, in merito ai dati diffusi oggi dall'Istat.
In Italia, l'inflazione si attesta all'0,9%, ben al di sotto del target della Banca centrale europea del 2%. Tuttavia, nell'eurozona la media è del 2,4%, superiore alla soglia di riferimento. Questo potrebbe influenzare le decisioni della Bce riguardo alla riduzione dei tassi d'interesse, attualmente al 4,5%, che potrebbero essere rimandate a causa dell'andamento dell'economia statunitense e delle politiche restrittive della Federal Reserve.

La decisione dell'Eurotower non riguarda solo la politica monetaria, ma potrebbe anche dipendere dal mantenimento del legame con la Fed. Spadafora sottolinea che molti considerano sbagliata l'ipotesi di un distacco, quasi un'eresia.

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