Secondo i dati definitivi di giugno resi noti oggi dall'Istat, l'inflazione annua scende al 6,4%, dal 7,6% del mese precedente.
"Bene il calo, ma non basta. Il rallentamento dell'inflazione procede troppo a rilento dopo il ribasso del costo dell'energia che oramai dura da gennaio, oltre 6 mesi fa, e i ripetuti interventi della Bce.
Una riduzione insoddisfacente, che lascia l'amaro in bocca. Ci troviamo, insomma, di fronte al solito problema della doppia velocità: le imprese sono subito pronte ad alzare i prezzi non appena salgono i costi di produzione ma ben più lente a farli scendere quando si inverte la rotta" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat.
"Per una coppia con due figli, il +6,4% significa una stangata pari a 1834 euro su base annua, di questi ben 846 servono solo per far fronte ai rincari dell'11% di cibo e bevande.
Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 1673 euro, 764 per mangiare e bere. In media per una famiglia la mazzata è di 1390 euro, 620 per prodotti alimentari e bevande analcoliche. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli, gli unici ad avere ancora una batosta superiore a 2000 euro, 2068 per la precisione, 1010 solo per nutrirsi e dissetarsi" conclude Dona.
(Redazione Traderlink)