Inflazione tedesca sui massimi dal '73: pressione sulla BCE

30/08/2022 17:10

Inflazione tedesca sui massimi dal '73: pressione sulla BCE

Germania: prezzi al consumo in accelerazione

Nuova accelerata dell'inflazione in Germania. Il dato preliminare relativo al mese di agosto pubblicato oggi da Destatis (l'Istat tedesca) si è attestato a +8,8% (indice dei prezzi al consumo armonizzato UE), il più alto dal 1973 in pieno primo shock petrolifero.
Il dato non armonizzato è stato pari a +7,9%, come a maggio (top dalla riunificazione della Germania). Come quasi 50 anni fa è il capitolo energia a spingere verso l'alto gli indici: +35,6% a/a. Questa volta però il principale responsabile non è il petrolio bensì il gas: nonostante la correzione vista tra ieri e oggi il prezzo resta circa 10 volte superiore a un anno fa.

Il Dutch TTF Gas Futures per consegna ottobre (quello con i maggiori volumi scambiati e quindi il riferimento attuale) venerdì aveva chiuso a 346 euro/MW, ora oscilla in area 273.

Rischio inflazione-recessione

Quale che sia la causa il dato di fatto è che l'economia europea si trova a fronteggiare una situazione molto difficile.
Il rally dell'inflazione per il momento non si è riverberato in maniera evidente sui consumi ma, nel caso in cui dovesse rimanere sui livelli attuali ancora per 2-3 trimestri, inevitabilmente assisteremmo a un rallentamento della domanda e quindi della crescita. Sfortunatamente per combattere l'ascesa dei prezzi al consumo al momento c'è solo un'arma da utilizzare, i tassi ufficiali.

Come ormai sappiamo alzare i tassi ha una spiacevole controindicazione, ovvero frenare l'economia. Il rischio concreto è che il combinato disposto tra alta inflazione e incremento dei tassi determini una recessione.

Focus sulla BCE

Ora la pressione è tutta sulla BCE.
La prossima settimana, giovedì 8 settembre, il Consiglio Direttivo deciderà un nuovo rialzo dei tassi ufficiali dopo quello da 50 bp del 21 luglio scorso. In quell'occasione l'Eurotower sorprese gli analisti che si attendevano +25 bp. Il dato odierno relativo alla Germania ha immediatamente messo in allarme i mercati, con le Borse che hanno rapidamente annullato i buoni guadagni visti fino a inizio pomeriggio.

Il timore è chiaramente quello che la BCE possa sorprendere nuovamente decidendo per un incremento da 75 bp contro il +50 del consensus attuale. Non è una prospettiva impossibile: dai verbali della riunione del 21 luglio è emerso che la preoccupazione per l'evolversi dell'inflazione sta aumentando, soprattutto con riferimento agli effetti secondari derivanti dall'incremento dei salari.
Occhi puntati quindi sul dato dell'inflazione preliminare dell'eurozona ad agosto domani alle 11.

 

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