Inflazione mette in dubbio tagli tassi Fed nel 2024 - Schroders

Il Senior US Economist di Schroders, George Brown, prevede una crescita dell'economia statunitense del 2,7% nel 2024 nonostante il rallentamento registrato nel primo trimestre. Le scorte e le esportazioni nette hanno contribuito a far scendere la crescita dal 3,4% all'1,6%, ma i consumi delle famiglie rimangono solidi, garantendo una forte espansione nel secondo trimestre. La domanda interna dovrebbe restare solida grazie all'aumento dei posti di lavoro, dei salari reali e della fiducia dei consumatori.

Le industrie orientate all'export potrebbero beneficiare della ripresa globale dei beni, anche se gli investimenti potrebbero rimanere contenuti in attesa di chiarezza sul fronte delle elezioni. Le stime di crescita per il 2025 sono state alzate all'2,1%. Tuttavia, l'inflazione IPC ha sorpreso al rialzo nel primo trimestre, principalmente a causa delle anomalie nelle abitazioni e dell'aumento dei premi assicurativi per le auto. Nonostante un modesto allentamento ad aprile, le tensioni sul mercato del lavoro potrebbero far riaccelerare l'inflazione.

Le condizioni del mercato del lavoro sono più equilibrate, con un rapporto tra posti vacanti e disoccupati in calo rispetto all'anno precedente. Le pressioni salariali dovrebbero attenuarsi con un minor tasso di licenziamenti, indicato dal tasso di abbandono del posto di lavoro. Si prevede che l'inflazione tornerà gradualmente al target, ma le stime per l'IPC nel 2024 sono state riviste al rialzo.
I rischi per l'inflazione rimangono alti, il che rende incerto se la Fed effettuerà tagli dei tassi quest'anno. La Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi a settembre, con due tagli previsti nel 2024 e uno nel 2025. Tuttavia, esiste il rischio che i tagli siano più tardivi o meno numerosi del previsto, o addirittura non si verifichino affatto.

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