Il Silk Road Fund, fondo di investimento cinese, ha avviato il processo di uscita dall'azionariato di Pirelli. Detenendo la sua quota tramite la società italiana PFQY, il fondo ha iniziato un collocamento accelerato di 90,2 milioni di azioni, pari al 9% circa del capitale, corrispondente alla sua intera partecipazione in Pirelli. Il prezzo per azione era stato stabilito tra un minimo di 5,69 euro e un massimo di 6,19 euro, con un possibile sconto del 6,9%. L'incasso lordo per il Silk Road Fund dovrebbe aggirarsi intorno ai 520 milioni di euro.
I partner italiani
I partner italiani stanno rafforzando il loro controllo su Pirelli. Camfin (gruppo di consulenza finanziaria) ha finalizzato l'acquisto del 2,2% del capitale di Pirelli & C. S.p.A. Questo ha completato quello che era stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione di Camfin il 19 settembre 2023. L'approvazione ha permesso l'acquisto di azioni Pirelli fino a un massimo del 5% del capitale di Pirelli. Di conseguenza, Camfin ha acquistato il 2,8% del capitale sociale di Pirelli nel gennaio 2024.
Considerando il patto di consultazione con Brembo, che controlla il 6% di Pirelli, la quota degli azionisti italiani sale al 28,2% del gruppo degli pneumatici. Questa significativa partecipazione fa da contrappeso al 37% del capitale detenuto dal partner cinese Sinochem, che ora non può più contare sul sostegno di Silk Road.
Cda Pirelli approva bilancio
Nel frattempo, l'assemblea di Pirelli ha approvato il bilancio dell'esercizio 2023 e ha deciso di distribuire un dividendo di 0,198 euro per azione ordinaria, per un totale di 198 milioni di euro. L'assemblea ha anche nominato un nuovo collegio sindacale per il triennio 2024-2026, con Riccardo Foglia Taverna come presidente, rappresentante dei cosiddetti azionisti minoritari.
Silk Road Fund
Il Silk Road Fund detiene anche una quota del 5% circa in Autostrade per l'Italia. Il collocamento accelerato è stato coordinato da J.P. Morgan, con BofA Securities e HSBC come joint bookrunner. Si ritiene che tra gli acquirenti ci siano alcuni degli attuali azionisti, investitori "long only" e nuovi soci interessati ad acquisire una quota in Pirelli.
Nel settembre scorso, il Silk Road Fund aveva rescisso il patto parasociale con la China National Tire Rubber Corporation (Cnrc), il principale azionista di Pirelli tramite il veicolo d'investimento Marco Polo. Questo patto non si estendeva sull'intera quota del Silk Road Fund in Pirelli, ma solo su una parte (il 5%). Nonostante ciò, allineava i voti dei due azionisti, portando il loro totale al 42% di Pirelli.
Il Silk Road Fund non ha rinnovato il patto con Sinochem dopo l'esercizio del Golden Power da parte del governo italiano. Questo potere è stato attivato per proteggere i sensori cyber impiantabili negli pneumatici Pirelli, considerati un asset strategico. In passato, anche Sinochem aveva considerato la possibilità di vendere la sua partecipazione. Ora rimane da capire se Sinochem possa o meno consolidare la sua quota in Pirelli sul proprio bilancio.
(Redazione)