IBM in difficoltà dopo i conti

19/07/2022 22:10

IBM in difficoltà dopo i conti

IBM in difficoltà dopo i conti

International Business Machines cede nonostante i conti buoni. IBM lascia sul terreno il 5% circa a 132 dollari (minimo di seduta a 127,72). I conti del trimestre presentati ieri sono stati superiori alle aspettative ma questo non è bastato al mercato per premiare il titolo.

Ricavi in aumento nel secondo trimestre

A preoccupare gli investitori sono le prospettive di breve termine.

Nel secondo trimestre la società ha archiviato ricavi per 15,56 miliardi di dollari, un rialzo del 9% su base annua (+16% tenendo conto delle variazioni del cambio) a fronte di attese di 15,2 miliardi. L'utile per azione è salito leggermente rispetto ad un anno fa a 2,31 dollari, il consensus era 2,28 dollari.

Il Ceo conferma la guidance

Il Ceo Arving Krishna ha detto nel corso della conferenza stampa che la domanda resta piuttosto forte.
Le attese per l'intero anno sono di una crescita dei ricavi nella fascia alta della guidance già proposta mid-single digit. La tecnologia porta un vantaggio competitivo per le aziende che vi investono, in particolare in un contesto ad alta inflazione come l'attuale.

Il dollaro forte pesa sul futuro

A remare contro le prospettive per i prossimi mesi sono la chiusura delle attività in Russia, la forza del dollaro, che potrebbe pesare sulle entrate del 6% circa (previsione precedente 3/4%), quindi circa 3,5 miliardi di dollari, e l'inflazione, che fa aumentare i costi.

Rischio figura ribassista

Graficamente il titolo si trova in una situazione non facile: i prezzi hanno tentato in due occasioni a giugno di superare la resistenza offerta a 146 dollari dal picco di ottobre 2021, ma ne sono stati respinti.

Una discesa al di sotto di 132,85, minimo del 17 giugno, completerebbe il potenziale doppio massimo disegnato in area 144 dollari.

Target della figura, ottenuto proiettandone l'ampiezza verso il basso dal punto di rottura, a 120 dollari circa. Se i prezzi troveranno la forza per salire oltre area 146 diverrebbe invece credibile un test del massimo di giugno 2021 a 152,84.
Resistenza successiva a 158,75, top del 6 febbraio 2020.

 

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