Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, ha esaminato i risultati preliminari del 2023 e approvato il Piano industriale al 2027. Il nuovo Piano si concentra sullo sviluppo, la resilienza e la creazione di valore condiviso con gli stakeholder, prevedendo 4,4 miliardi di investimenti per accelerare la transizione ecologica e aumentare la resilienza delle reti e degli impianti. I risultati preliminari del 2023 indicano il raggiungimento anticipato degli obiettivi del Piano precedente grazie alle azioni di sviluppo messe in atto e alla capacità di cogliere le opportunità di mercato.
Tra i punti salienti del Piano industriale al 2027, si prevede un margine operativo lordo di 1,650 miliardi di euro (+27% rispetto al 2022), investimenti quinquennali per 4,4 miliardi di euro, un aumento del rendimento sul capitale investito netto dal 7,9% al 9,5% al 2027, un rapporto debito netto/margine operativo lordo costantemente inferiore a 3x nel periodo del Piano (2,7x nel 2027), una crescita media annua dell'utile per azione del 7%, un aumento del dividendo del 28% (raggiungendo 16 centesimi per azione nel 2027) e un ritorno totale medio annuo per gli azionisti (TSR) del 12%.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali, il Piano prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti allineati alla Tassonomia europea per gli investimenti sostenibili (il 98% di quelli ammissibili), investimenti a valore condiviso per oltre il 70% dell'intero piano quinquennale, un aumento del margine operativo lordo a valore condiviso superiore al 55% nel 2027 (raggiungendo il 64% del margine operativo lordo complessivo), un impegno confermato nella riduzione delle emissioni di CO2 del 29% entro il 2027 e del 37% entro il 2030, un contributo del 30% degli investimenti alla digitalizzazione e all'innovazione delle infrastrutture e un contributo del 40% degli investimenti all'aumento della resilienza alle variazioni climatiche delle infrastrutture del Gruppo. Nel periodo 2023-2027, verranno distribuiti 10 miliardi di euro di valore economico agli stakeholder dei territori in cui il Gruppo opera.
I risultati preliminari del 2023 prevedono un margine operativo lordo di oltre 1,480 miliardi di euro (+14%), un rapporto debito netto/margine operativo lordo inferiore a 2,6x (rispetto al 3,3x del 2022) e un dividendo previsto di 14 centesimi di euro (+12% rispetto al 2022), superiore alle aspettative del Piano.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato che i 4,4 miliardi di investimenti consentiranno di raggiungere nel 2027 un margine operativo lordo di 1,65 miliardi di euro (+28% rispetto al 2022) e di incrementare i dividendi. Il 40% degli investimenti sarà destinato a rendere le infrastrutture del Gruppo ancora più resilienti per garantire la qualità e la continuità dei servizi, anche in condizioni climatiche avverse. La riduzione delle emissioni di CO2 del 29% e l'impegno nella rigenerazione delle risorse sono esempi concreti del contributo alla transizione ecologica, così come il margine operativo lordo a valore condiviso che raggiungerà il 64% del margine operativo lordo complessivo nel 2027. Nel quinquennio 2023-2027, verranno distribuiti 10 miliardi di euro di valore economico agli stakeholder dei territori in cui il Gruppo opera.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato che con un margine operativo lordo previsto di quasi 1,5 miliardi di euro nel 2023 e un rapporto debito netto/margine operativo lordo in miglioramento inferiore a 2,6x, il Gruppo raggiungerà e supererà con tre anni di anticipo gli obiettivi del precedente Piano per il 2026. Questi risultati confermano la validità della visione strategica del Gruppo nel cogliere le opportunità di mercato e l'impegno per favorire la crescita sostenibile nei territori serviti. Il nuovo Piano industriale prevede un margine operativo lordo a valore condiviso che supererà il miliardo di euro nel 2027, registrando un aumento del 55% rispetto al periodo 2022-2027, superiore al tasso di crescita del margine operativo lordo complessivo. Oltre il 70% degli investimenti nel quinquennio sarà destinato a progetti di sostenibilità a beneficio di tutti gli stakeholder.
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