Il marchio di moda e lifestyle Golden Goose ha deciso di rinunciare al suo debutto in Borsa a Milano a causa delle avverse condizioni di mercato seguite alle recenti elezioni europee. Il deterioramento del mercato, influenzato anche dalle imminenti elezioni generali in Francia, ha avuto un impatto negativo sul settore del lusso e, di conseguenza, sulla decisione dell'azienda.
La gestione e gli azionisti hanno sempre voluto assicurare una IPO di successo, con prestazioni post-vendita forti e durature, ma ritengono che il contesto attuale non sia favorevole per la quotazione della società. Tuttavia, la società sottolinea che la collaborazione con gli investitori durante il processo di IPO è stata molto positiva, con Invesco che ha sostenuto la società come investitore di riferimento, con una richiesta di 100 milioni di euro. Il libro delle domande era stato coperto su tutta la fascia di prezzo fin dalla prima ora di bookbuilding, con sovraincisioni.
Nonostante il ritiro dalla IPO, Golden Goose continua a mostrare buone prestazioni. Nel primo trimestre del 2024, l'azienda ha registrato un fatturato di 148 milioni di euro, con una crescita del 12% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2023, e un EBITDA rettificato di 54 milioni di euro, in aumento del 17%. L'azienda ha promesso di rivalutare la IPO in futuro, senza però indicare una data specifica.
I dettagli preliminari del collocamento, rivelati ieri, mostravano che il prezzo di chiusura era di 9,75 euro per azione, vicino al limite inferiore della forchetta indicata tra 9,50 e 10,50 euro per azione. Si era appreso che, a quel livello di prezzo, la domanda aveva superato di quattro volte l'offerta. Invesco Advisers aveva confermato il suo interesse, promettendo di acquistare azioni per un valore di 100 milioni di euro.
(Redazione)