Gibus: utile netto 2023 a 3,7 mln, proposto dividendo 0,50€

21/03/2024 15:00

Gibus: utile netto 2023 a 3,7 mln, proposto dividendo 0,50€
Il Consiglio di Amministrazione di GIBUS, il marchio italiano nel settore dell'outdoor design di alta gamma quotato su Euronext Growth Milan e fondato nel 1982, ha approvato oggi il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. I principali dati finanziari includono un incremento dei ricavi a 91,3 milioni di euro rispetto ai 83,9 milioni dell'anno precedente, un EBITDA di 14,3 milioni di euro (rispetto a 19,0 milioni) e un utile netto di 3,7 milioni di euro (contro i 10,3 milioni dell'anno precedente). Il patrimonio netto è salito a 35,5 milioni di euro e la posizione finanziaria netta è di 20,5 milioni di euro. Alessio Bellin, Amministratore Delegato di GIBUS, ha sottolineato la solidità finanziaria del Gruppo, la forza del brand GIBUS nel mondo dell'outdoor design e le prospettive di crescita per il 2024. Ha parlato delle sinergie derivanti dall'acquisizione di Leiner, sottolineando il successo ottenuto alla fiera R+T di Stoccarda. In particolare, ha evidenziato il positivo impatto sul mercato olandese attraverso la filiale Gibus NL e l'inaugurazione di un nuovo showroom a Zwolle.

Il Consiglio ha proposto di destinare l'utile d'esercizio di circa 8,9 milioni di euro. La proposta prevede di destinare 6,4 milioni di euro a riserva straordinaria e 2,4 milioni di euro a dividendi, con un dividendo lordo di 0,50 euro per azione. Lo stacco cedola è previsto per il 6 maggio 2024 e il pagamento a partire dall'8 maggio 2024, con un dividend yield del 4,78% e un payout ratio del 27,9%.
Per quanto riguarda l'evoluzione prevista della gestione, si evidenzia un contesto economico globale segnato da incertezze, in parte dovute agli scenari bellici in corso. Si prevede un rallentamento dell'inflazione in Europa e una possibile ripresa economica nella seconda metà del 2024 e nel 2025, in seguito a tagli dei tassi di interesse. Per quanto riguarda i costi, si prevede una stabilità delle principali materie prime nel corso dell'anno, con attenzione all'alluminio come voce principale di acquisto per il Gruppo.

Nonostante i tassi di interesse rimangano elevati, l'indebitamento della società è considerato sostenibile, con una solida situazione finanziaria e disponibilità di cassa. Inoltre, si ipotizza una stabilità della marginalità industriale grazie a prezzi favorevoli delle materie prime che si sono ridotti rispetto ai picchi del 2022.

(NEWS Traderlink)

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