Germania: imprese a caccia di lavoratori specializzati

Imprese tedesche in difficoltà nella ricerca di lavoratori

Sorprendono i risultati della recente indagine condotta dalla Deutsche Industrie-und Handelskammer (DIHK, Camera di Commercio e industria) su circa 22 mila imprese in Germania.
Circa il 53% ha dichiarato che sta incontrando problemi nel reperire forza lavoro. In particolare le maggiori difficoltà sono presenti nella ricerca di lavoratori specializzati, circostanza confermata dall'analisi dei settori che sono più in ambasce nel soddisfare le esigenze produttive. Ben il 67% dei produttori di apparecchiature elettriche dichiara non riuscire a trovare la forza lavoro necessaria.

Percentuale identica tra le imprese attive nell'ingegneria meccanica. Appena meno peggiore la situazione dei produttori di automobili: 65%.

Mancati ricavi fino a 100 miliardi di euro

Il vice direttore generale di DIHK, Achim Dercks, ha dichiarato che a causa di questa situazione le imprese potrebbero dover rinunciare a quasi 100 miliardi di euro di fatturato.
Ma i danni non si limitano solo a quelli puramente finanziari. La scarsità di lavoratori specializzati potrebbe infatti rallentare il sistema produttivo nel raggiungere altri risultati come quelli legati alla transizione energetica, alla digitalizzazione, alla realizzazione di infrastrutture. Inoltre potrebbe indurre le imprese a trasferire le attività all'estero.

Negli USA il problema esiste da un anno e mezzo

Quello della scarsità di lavoratori è un tema che si è manifestato sin dai mesi successivi alle prime ondate della pandemia, ovvero dalla metà del 2021, soprattutto negli USA.

È il fenomeno che è stato denominato "great resignation" (dimissioni di massa), la decisione di molte persone di non rientrare al lavoro dopo essere stati licenziati nel periodo di blocco dell'attività. Il fenomeno è palese se si analizzano i dati del rapporto JOLTS del Bureau of Labor Statistics.