Il future FTSE MIB ha chiuso la sessione di ieri in calo dello 0,8% a 27290 punti dopo aver oscillato tra 27175 e 27490. Gli investitori sono stati cauti a causa dello sviluppo della situazione geopolitica in Ucraina e nel Medio Oriente, oltre al contesto macroeconomico.
A livello macroeconomico, in Germania, l'indice Ifo di ottobre è salito a 86,9 punti, superando le aspettative di 86 e indicando un miglioramento del sentiment nell'economia tedesca rispetto alla lettura di settembre, che era stata di 85,8 punti. Le aspettative di business hanno raggiunto 84,7, superando il dato di 83,1 del periodo precedente (dato revisionato) e anche le aspettative degli analisti.
Inoltre, l'IFO sulle stime correnti è salito a 89,2 dai 88,7 precedenti, superando le previsioni degli analisti che si attestavano a 88,5. Questi dati indicano un miglioramento del sentiment nell'economia tedesca, suggerendo un maggiore ottimismo tra le imprese per le condizioni economiche attuali e future.
Negli Stati Uniti, l'indice sulle richieste settimanali di mutui è sceso dell'1% a 165,2 punti. Resta alta la tensione sui bond. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è salito al 4,91%, registrando un aumento di 8 punti base. Il BTP decennale ha anch'esso raggiunto il 4,91%, con un aumento di 9 punti base. Nel frattempo, il Bund ha registrato un rendimento del 2,88%, con un incremento di 6 punti base. Il differenziale tra i rendimenti dei titoli italiani e tedeschi (lo spread) è ora superiore ai 200 punti base, il che indica una maggiore percezione di rischio nei confronti dei titoli italiani rispetto a quelli tedeschi da parte degli investitori.
Nonostante il ribasso di ieri, il future FTSE MIB non ha violato supporti rilevanti e i prezzi restano al di sopra del minimo del 4 ottobre a 27160 punti. Sugli stessi livelli si posiziona il 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di marzo, sostegno che i prezzi avevano già sfruttato anche a inizio mese per mettere a segno il rimbalzo culminato il 12 ottobre a 28745.
Sotto area 27100, i prezzi potrebbero trovare supporto già a 26920, che è la base del canale che contiene le oscillazioni dei prezzi dal 1° agosto. Il supporto successivo è a 26500, che rappresenta il 61,8% di ritracciamento (livello successivo al 50% nella scala di Fibonacci). Sotto area 26920 aumenterebbe in ogni caso il rischio di essere in presenza di una fase correttiva destinata a ritracciare una buona porzione del rialzo in atto dai minimi di fine 2022.
Dalla tenuta di 27100 e dalla rottura di 27600 potrebbe scaturire un tentativo di andare a testare la media esponenziale a 100 giorni passante a 28025 circa.
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