Venerdì il future Ftse Mib ha registrato una seduta al rialzo, guadagnando l'1,15% e posizionandosi a 33005 punti, con un'oscillazione tra 32765 e 33025 punti. A livello macroeconomico, il PMI manifatturiero italiano di febbraio è salito leggermente a 48,7 punti rispetto ai 48,5 di gennaio. In Francia, il dato finale è stato di 47,1 punti, superiore al preliminare di 46,8, mentre in Germania si è attestato a 42,5 punti, contro il preliminare di 42,3.
Nell'Eurozona, il settore manifatturiero mostra segnali di debolezza con una lettura finale di febbraio a 46,5 punti, leggermente superiore al preliminare di 46,1. Il tasso di disoccupazione nell'Eurozona è rimasto stabile al 6,4% a gennaio. Negli Stati Uniti, il PMI manifatturiero è salito a 52,2 punti a febbraio rispetto ai 50,7 di gennaio, mentre le spese per costruzioni sono diminuite dello 0,2% a gennaio.
L'indice ISM manifatturiero è sceso a 47,8 punti a febbraio, rispetto ai 49,1 di gennaio e al di sotto del consenso a 49,1 punti. Dopo quattro sessioni laterali, i prezzi hanno ripreso la salita venerdì, superando il supporto critico a 32500 punti, dove si trovano la media mobile esponenziale a 10 giorni e il lato alto del canale crescente da marzo 2023 (superato il 23 febbraio).
Il prossimo obiettivo per il rialzo è a 33400 punti, con resistenza successiva a 33550. Al di sotto dell'area 32500, è attesa la copertura del gap del 22 febbraio con base a 32220.
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