La Borsa italiana continua a registrare una flessione, con il FTSE MIB in calo del 1,1%. Altri indici principali come il FTSE Italia All-Share, il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia STAR segnano rispettivamente -1,0%, -0,7% e -1,0%. Anche i mercati azionari europei sono in ribasso: l'Euro Stoxx 50 -0,5%, FTSE 100 -0,3%, DAX -0,3%, CAC 40 -0,7%, IBEX 35 +0,1%. I future sugli indici azionari americani sono stabili, con il S&P 500 a +0,0%, il NASDAQ 100 a -0,1% e il Dow Jones Industrial a 0,0%. Nella seduta precedente, i principali indici USA hanno chiuso in modo misto: S&P 500 +0,09%, NASDAQ Composite +0,65%, Dow Jones Industrial -0,49%.
Nel mercato asiatico, l'indice Nikkei 225 del Giappone ha terminato con un calo del 0,31%, mentre le borse cinesi hanno registrato performance negative, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen a -0,40% e l'Hang Seng di Hong Kong a -2,12%. L'euro si mantiene poco mosso rispetto al dollaro, attorno a 1,0860, dopo aver toccato un massimo dal 21/3 a 1,0896. I BTP e lo spread restano stabili, con il rendimento del decennale al 3,80% e lo spread sul Bund a 129 bp.
Nel panorama azionario italiano, l'azione di Generali perde il 3,2% nonostante i risultati del primo trimestre 2024 superiori alle attese, con premi lordi in crescita del 21,4% e un utile netto normalizzato di 1,1 miliardi di euro. Al contrario, Saipem registra un aumento del 4,1% grazie all'aggiudicazione di tre nuovi contratti per un ammontare totale di 3,7 miliardi di dollari. Amplifon è in calo del 2,6% a seguito della decisione di Jefferies di declassare la raccomandazione su Sonova, mentre Pirelli & C scende dell'1,8% nonostante l'incremento del target price da parte di Morgan Stanley.
Danieli & C mostra un aumento dello 0,3% e raggiunge un nuovo massimo storico prima di ridurre i guadagni. Berenberg ha avviato la copertura sul titolo con una raccomandazione di acquisto e un prezzo obiettivo di 43 euro, sottolineando le opportunità legate agli obiettivi di zero emissioni nette. L'agenda macroeconomica odierna prevede la pubblicazione alle 11:00 della bilancia commerciale dell'eurozona e alle 22:30 la variazione settimanale delle scorte di petrolio negli Stati Uniti.
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