FMI: rallenta l'economia globale in Italia ed Europa, aumenta la proiezione di crescita negli USA

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 10/10/2023 12:04

FMI: rallenta l'economia globale in Italia ed Europa, aumenta la proiezione di crescita negli USA

L'ultima proiezione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) nell'ambito del World Economic Outlook diffuso a Marrakech indica un rallentamento della crescita economica nella zona euro e più specificamente in Italia. Rispetto alle previsioni di luglio, il PIL italiano è stato ridimensionato, mostrando una crescita dello 0,7% sia nel 2023 che nel 2024, inferiore al tasso di crescita del 0,8% nel 2023 e del 1,2% nel 2024, che era stato preventivamente previsto dal governo di Giorgia Meloni nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). 

Tuttavia, le prospettive per l'inflazione e il debito in Italia sono più positive. I prezzi al consumo dovrebbero decelerare, con un'aspettativa di crescita dell'inflazione del 6% quest'anno e una frenata al 2,6% l'anno prossimo. Il mercato del lavoro rimane robusto, con un tasso di disoccupazione stabile al 7,4% nel 2023 e al 7,3% nel 2024. La bilancia delle partite correnti mostrerà un andamento positivo, con un 1,2% del PIL quest'anno e un 1,4% l'anno prossimo. 

Il debito pubblico italiano dovrebbe diminuire gradualmente, ma resterà sopra la soglia del 140% del PIL fino al 2028. Si prevede che il rapporto debito/PIL raggiunga il 143,7% quest'anno, diminuendo al 143,2% nel 2024 e al 140,1% nel 2028. Il rapporto deficit/PIL è previsto al 5% quest'anno e al 4% l'anno prossimo. 

Le previsioni del FMI per l'eurozona nel suo complesso sono simili a quelle per l'Italia, con un taglio dello 0,2% al 0,7% nel 2023 e dello 0,3% all'1,2% nel 2024. La Germania dovrebbe entrare in recessione quest'anno (-0,5%), ma dovrebbe iniziare a riprendersi l'anno prossimo con una crescita prevista dello 0,9%. 

In termini di crescita globale, si prevede un rallentamento dal 3,5% nel 2022 al 3% nel 2023 e al 2,9% nel 2024, con una crescita inferiore alla media storica del 3,8% tra il 2000 e il 2019. 

Per le economie avanzate, si prevede una decelerazione dal 2,6% nel 2022 al 1,5% nel 2023 e al 1,4% nel 2024, con gli Stati Uniti che dovrebbero avere una spinta più forte del previsto. 

Per la Cina, il FMI ha abbassato le previsioni dello 0,2% al 5% per il 2023 e dello 0,3% al 4,2% per il 2024. 

Le previsioni per la Russia sono state riviste al rialzo, con un aumento dello 0,7% per l'anno in corso al 2,2% e una diminuzione dello 0,2% per l'anno prossimo all'1,1%.

 

(Redazione)

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