FMI: Area euro in crescita lenta fino al 2024, inflazione elevata.

Il Fondo Monetario Internazionale ha condotto una missione sull'eurozona nel 2023 e ha pubblicato la sua dichiarazione conclusiva. Secondo il FMI, l'area euro sperimenterà una crescita modesta nei prossimi anni grazie alla ripresa dei redditi reali e alla solidità della domanda esterna. Tuttavia, le condizioni finanziarie continuano ad inasprirsi e l'inflazione, pur raggiungendo il picco, è ancora lontana dall'obiettivo del 2%. Il FMI prevede una convergenza verso tale obiettivo intorno alla metà del 2025, ma le prospettive rimangono incerte con rischi per la crescita orientati al ribasso e rischi per l'inflazione al rialzo.

Il FMI sostiene la politica monetaria della BCE di Lagarde, che ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base e ha annunciato un'ulteriore stretta a luglio come molto probabile. Con l'inflazione costantemente elevata, la politica monetaria dovrebbe continuare ad inasprirsi e mantenere una propensione all'inasprimento.
La dichiarazione del FMI sottolinea che la ripresa economica dell'area euro dipende dalla capacità di affrontare i problemi strutturali, come la bassa produttività e la disoccupazione elevata. Inoltre, il FMI chiede riforme strutturali per migliorare la competitività e la produttività dell'area euro. Infine, il FMI sottolinea la necessità di una maggiore integrazione fiscale e politica all'interno dell'area euro per garantire la stabilità monetaria e finanziaria a lungo termine. In sintesi, la dichiarazione del FMI sulla missione 2023 sull'eurozona prevede una modesta crescita nei prossimi anni, ma sottolinea la necessità di affrontare i problemi strutturali dell'area euro e di implementare riforme per migliorare la competitività e la produttività. Inoltre, il FMI sostiene la politica monetaria della BCE e prevede un'ulteriore stretta a luglio come molto probabile.