Le principali borse europee hanno avuto un avvio contrastante nell'ultima sessione della settimana. Il Dax di Francoforte ha registrato una perdita dello 0,3%, mentre il Cac40 di Parigi ha perso lo 0,2%. Al contrario, il Ftse100 di Londra ha guadagnato lo 0,05% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,2%.
In seguito agli attesi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) e della Banca Centrale Europea (Bce), la Bank of Japan (BoJ) ha confermato le previsioni mantenendo i tassi nel Paese a -0,10%, livello invariato dal gennaio 2016. Tuttavia, la banca centrale giapponese ha promesso una maggiore flessibilità nella gestione della curva dei rendimenti sui titoli di Stato, affermando che vedrà il tetto del ±0,50% stabilito a dicembre come un punto di riferimento piuttosto che un limite fisso.
Tra le azioni che hanno fatto notizia, E.On ha registrato un aumento dell'1%. L'azienda di servizi pubblici tedesca ha aumentato la sua previsione di utile netto rettificato per il 2023 a 2,7-2,9 miliardi di euro, rispetto ai precedenti 2,3-2,5 miliardi. Caixabank ha guadagnato il 2%. La banca spagnola ha chiuso il secondo trimestre con un incremento del 48% dell'utile, raggiungendo 1,28 miliardi di euro, e ha annunciato un programma di buyback di azioni per 500 milioni di euro.
Atos, gruppo di servizi IT, ha registrato una perdita del 10%. Nei primi sei mesi del 2023, l'azienda ha registrato un fatturato inferiore alle previsioni. Sul fronte macroeconomico, il PIL francese nel secondo trimestre del 2023 è cresciuto dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, superando l'incremento dello 0,1% dei due periodi precedenti e le previsioni. Su base annua, il PIL è aumentato dello 0,9%, rispetto allo 0,8% del primo trimestre. L'inflazione a luglio è scesa al 4,3% annuo, in linea con le previsioni, mentre l'indice dei prezzi al consumo è rimasto stabile rispetto al mese precedente.
In Spagna, l'inflazione è tornata a salire a luglio, raggiungendo il 2,3% su base annua, rispetto all'1,9% di giugno. Questo dato è superiore alle previsioni, che indicavano un calo all'1,6%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%, mentre l'indice armonizzato dei prezzi al consumo è aumentato del 2,1% su base annua.
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