L’introduzione della flat tax con nuove aliquote offre nuovi spunti per verificare quanto questo strumento sia efficace per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoratori in un momento nel quale la crescita del costo del denaro sta mettendo alla prova il nostro sistema economico.
Flat tax : come ha funzionato finora?
Come molti ricorderanno, con la Legge di Bilancio 2019 si è deciso di ampliare la platea di imprese e lavoratori autonomi beneficiari della cosidetta “flat tax” o “tassa piatta” innalzando la soglia di entrata a 65.000 euro e mantenendo la soglia di prelievo fiscale al 15%.
Dal 2020 poi, per chi avesse un fatturato superiore ai 65.000 euro, è stata introdotta un’aliquota del 20% estendendo la soglia del beneficio fiscale fino ai 100.000 euro all’anno.
Si tratta quindi di una normativa che consente un notevole risparmio fiscale rispetto al “regime ordinario” e che si presenta molto attraente anche per chi non ha molte spese da portare in detrazione o deduzione come nel caso delle partite IVA individuali.
Restano escluse dalla normativa coloro sono oggetto di soli versamenti IRPEF, quindi i lavoratori dipendenti, e coloro i quali fanno parte di società di persone o di capitali.
Flat tax: come funzionerebbe se venisse modificata?
In questo periodo di elezioni alcune forze politiche hanno proposto di rivedere il regime forfettario in due modi diversi.
La prima proposta è quella di aumentare la percentuale di prelievo fiscale al 23% ma estendendola a tutti i redditi mentre la seconda proposta va addirittura oltre: stabilire la percentuale di prelievo fiscale al 15% per tutti i redditi.
Esiste poi una versione più modulare ovvero che limiterebbe l’applicazione della tassa unica solo alla parte si reddito eccedente rispetto a quanto si è dichiarato l’anno precedente.
Insomma le proposte sono diverse tra loro ma quale impatto avrebbero in termini di costi e benefici fiscali?
Flat tax: costo e beneficio fiscale in base al reddito
Fin qui abbiamo visto le diverse proposte di flat tax ma quanto costerebbe all’erario una flat tax al 15%?
Secondo quanto riporta un’indagine del Sole 24 ore circa 50 miliardi di euro all’anno mentre se l’aliquota fosse del 23% il costo scenderebbe a 30 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il beneficio fiscale, un recente studio della UIL ha calcolato quale impatto avrebbe una aliquota al 15% per i redditi fino a 50.000 euro all’anno lordi e ha evidenziato come il vantaggio fiscale si avrebbe a partire dai redditi oltre i 27.000 euro con 544 euro di imponibile fino ad arrivare a 5.995 euro in meno da versare al Fisco con un reddito annuo di 53.370 euro.
@Foto articolo