Finanza e Mercati: fase di stallo per i rendimenti

08/02/2024 10:37

Finanza e Mercati: fase di stallo per i rendimenti

Finanza e Mercati: mercato obbligazionario poco mosso

Il rendimento del BTP decennale si riavvicina al massimo dal 25 gennaio a 3,9060% toccato martedì, ora segna 3,8700% contro il minimo dal 4 gennaio a 3,6920% raggiunto la settimana scorsa (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre).

Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,3065%, a ridosso del massimo dal 25 gennaio a 2,3420% di martedì, contro il minimo dal 5 gennaio toccato giovedì scorso a 2,1185% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni oscilla sotto il massimo dal 25 gennaio raggiunto lunedì a 4,1810%, ora segna 4,1140%, giovedì scorso a 3,8130% il minimo dal 28 dicembre (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre).

Il rendimento del T-Bond a 30 anni ha toccato martedì a 4,3530% il massimo dal 29 gennaio, ora segna 4,3330%, giovedì scorso a 4,0740% il minimo dal 4 gennaio (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: rendimenti stabili in attesa dei dati sull'inflazione USA della prossima settimana

Movimenti molto limitati sul mercato obbligazionario data l'assenza di eventi macroeconomici capaci di restituire dinamicità allo scenario.

A meno di imprevisti l'attenzione degli operatori è puntata sui numeri dell'inflazione USA (indice CPI, non il PCE che è il preferito dalla Fed) di martedì prossimo.

Confermate quindi le stime implicite: il CME FedWatch Tool assegna solo il 18-19 per cento di probabilità di un taglio a marzo, il 54% di un -25 bp a maggio (ma anche 35% a tassi confermati sui livelli attuali) e 37% a -125 bp a fine anno, con 27% a -100 e 21% a -150 (a fine 2023 la previsione era fissata a -150/175 bp).

Sostanzialmente stabile anche lo scenario dei tassi BCE delineato dai future sull'Euribor a 3 mesi con -8 bp a marzo, -18 ad aprile , -45 a giugno e -122 a fine anno (erano oltre -150 poco più di un mese fa).

Finanza e Mercati: il quadro grafico dei rendimenti

Il rendimento del BTP a 10 anni prosegue nel consolidamento dopo il recente rally e resta ben posizionato per attaccare gli ostacoli a 3,9440%: sopra questo riferimento probabile lo sviluppo di una nuova sezione di rialzo verso 4,08% (massimo dell'8 dicembre).

La violazione di 3,69%-3,70% aprirebbe invece le porte ad approfondimenti verso 3,64% e 3,4620% (primi segnali di debolezza sotto 3,82%).

Il rendimento del Bund corregge dal top di martedì ma il quadro grafico si conferma favorevole a un attacco a 2,37%, massimo del 25 gennaio e riferimento oltre il quale il rimbalzo partito a fine dicembre verrebbe riattivato verso 2,50% almeno.
Sotto 2,18% probabile test del supporto a 2,11%, con rischio di affondo sul minimo di inizio anno in area 1,97% (primo allarme alla violazione di 2,23%).

Il rendimento del T-Note decennale USA resta ben impostato per un allungo verso area 4,20% con buone possibilità di riattivare il rally verso 4,2950% almeno (top dell'11 dicembre).

Sotto quota 4,00% test di 3,90% e rischio di ritorno sul minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820%.

Il rendimento del T-Bond trentennale ha la chance di estendere il movimento ascendente verso 4,42-4,43% almeno: conferme con il perentorio superamento di area 4,35%.
Discese sotto 4,20% preannuncerebbero un test di 4,13% con rischio concreto di ritorno sul minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% (conferme definitive alla violazione di 4,0740%).

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