Financial checklist: perchè è importante
La pianificazione finanziaria serve per definire quelle che dovranno essere le strategie d’investimento da mettere in atto al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati nei tempi considerati, tenendo conto del grado di rischio che si è in grado di sopportare.
Purtroppo, non tutti i risparmiatori partono da quanto aspetto fondamentale.
Molti di loro ne sottovalutano l’importanza e finiscono col seguire l’istinto e l’improvvisazione.
Altri, invece, già finanziariamente più evoluti, partono sì dalla pianificazione finanziaria dimenticandosi però che non si tratta di un concetto statico, bensì in continua evoluzione.
Che cosa significa?
Vuol dire che oggi creiamo una strategia basata su presupposti attuali: nulla vieta, però, che questi mutino, cambino anche radicalmente, rendendo necessari dei cambi di rotta anche importanti.
Così come si modificano gli scenari di mercato, possono venir meno o mutare le nostre esigenze a causa di imprevisti (positivi o negativi che siano), opportunità, complessità di varia natura.
Stare al passo coi tempi, significa farlo anche con se stessi e quindi rivedere periodicamente il proprio percorso.
Financial checklist: a cosa serve
Alcuni potranno chiedersi che significato o utilità possa avere una financial checklist.
Molto semplicemente, così come ogni tanto è opportuno fare un check up per verificare il proprio stato di salute, lo stesso ragionamento si applica alla gestione del proprio portafoglio finanziario.
Periodicamente, occorre mettersi alla scrivania e fare il punto della situazione, partendo dai conti della serva.
Del resto, le cose più semplici, sono spesso quelle essenziali.
Quindi, fare una financial checklist non serve ad altro che a capire a che punto si è con la propria strategia finanziaria.
Si parte, ovviamente, ponendosi delle domande.
Gli obiettivi sono raggiungibili con le tempistiche in precedenza ipotizzate oppure no? Quale può essere la dispersione temporale in tal senso? Possiamo accettarla oppure no? Nel caso di risposta negativa, come si può fare per tornare in carreggiata?
E via dicendo: ogni aspetto, ogni obiettivo va monitorato e analizzato in modo dettagliato.
Financial checklist: quando farla
Con quale periodicità va fatta una financial checklist?
Diciamo che non c’è un termine perentorio, minimo o massimo: dipende sempre dalla posizione del singolo risparmiatore e dal buon senso dello stesso.
Se ad esempio ci si affida ad un consulente esterno, sarebbe buona norma fare una verifica trimestrale della situazione globale dei propri asset.
Il suggerimento potrebbe essere quello di fare una financial checlist in via semestrale mentre obbligatoriamente, almeno una volta all’anno, andrebbe fatto il punto della situazione.
Sia chiaro che quando si parla di obbligo, ci si riferisce ad un patto con se stessi, con la propria coscienza e la propria persona.
Procrastinare per mancanza di tempo, di voglia o per semplice dimenticanza, potrebbe rivelarsi molto dannoso perché, specie in tempi di volatilità elevata come quelli visti negli ultimi anni, il rischio di perdere il contatto con la realtà è molto concreto.
E, rimediare, potrebbe rivelarsi estremamente complicato.