Gilles Moëc, AXA Group Chief Economist and Head of AXA IM Research.
Il mercato azionario ha subito uno shock all'inizio di agosto, ma le metriche chiave sono cambiate durante l'estate, in particolare la traiettoria della Fed, ora più dovish. Durante il simposio di Jackson Hole, Jay Powell ha indicato che la Fed ha un ampio margine di manovra e non attenderà segnali evidenti prima di agire.
Tuttavia, non è certo che debba intervenire immediatamente.
I dati sulle buste paga di agosto, attesi per venerdì, saranno cruciali. Finora, le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste moderate, suggerendo che l'aumento del tasso di disoccupazione è principalmente un problema di offerta.
Nonostante ciò, continuiamo a credere che la Fed effettuerà solo due tagli quest'anno, anche se esiste il rischio di un terzo taglio. Nel frattempo, il vantaggio di Kamala Harris nei sondaggi potrebbe aver contribuito a ridurre i rendimenti decennali degli Stati Uniti sotto il 4%, dato che la sua vittoria potrebbe comportare una politica fiscale meno dispendiosa rispetto a quella di Donald Trump.
La competizione rimane molto serrata.
Paradossalmente, la Bce ha deciso di non attendere la Fed e ha già effettuato un taglio a giugno, ma da allora la sua posizione è diventata più cauta riguardo ai passi futuri. I dati recenti potrebbero facilitare un ulteriore taglio a settembre, ma alcuni membri influenti del Board, come Isabel Schnabel, rimangono prudenti.
Sebbene abbiano ragione a preoccuparsi dell'inflazione, siamo più preoccupati per i rischi legati alla crescita. Attualmente, il rimbalzo del potere d'acquisto, derivante dal divario tra crescita dei salari e inflazione, non si traduce in maggiori spese da parte delle famiglie.
In aggiunta, il rallentamento della domanda globale e le prospettive di una restrizione fiscale suggeriscono che la Bce non dovrebbe impiegare troppo tempo per avvicinare il tasso di policy alla neutralità.
Tuttavia, questa è una visione normativa e dobbiamo rimanere attenti ai segnali provenienti dai membri più falchi della Bce. Non ci aspettiamo più di tre tagli da 25 punti base in totale per quest'anno.
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