La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso, con il Dow Jones che ha perso lo 0,82%, l'S&P 500 l'1,61% ed il Nasdaq Composite il 2,23%. La Federal Reserve (Fed) ha lasciato invariati i tassi d'interesse nel range compreso tra il 5,25% e il 5,50%, confermando il trend di rallentamento della stretta monetaria. Tuttavia, la Fed ha indicato che l'allentamento monetario non è ancora imminente e che sarà necessaria maggiore fiducia nell'inflazione per intervenire sul costo del denaro.
Tra i titoli in evidenza, Microsoft ha registrato un calo del 2,69% nonostante i risultati positivi del secondo trimestre dell'esercizio 2024. I profitti netti sono aumentati del 33% a 21,9 miliardi di dollari, ma gli investitori sono stati preoccupati dall'aumento dei costi legati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Alphabet, la holding di Google, ha visto una diminuzione del 7,50% nonostante i risultati positivi del quarto trimestre. I ricavi sono aumentati del 13% a 86,3 miliardi di dollari, ma la crescita della pubblicità ha deluso gli investitori.
Advanced Micro Devices (AMD) ha registrato una perdita del 2,54% nonostante i risultati positivi del terzo trimestre. I profitti netti sono rimbalzati a 299 milioni di dollari, ma la guidance debole per il trimestre in corso ha deluso gli investitori.
Sul fronte macroeconomico, i nuovi impieghi privati non agricoli sono cresciuti di 107.000 unità in gennaio, in frenata rispetto al mese precedente. Il costo del lavoro nel quarto trimestre 2023 è aumentato dello 0,9%, in linea con le aspettative. L'indice PMI relativo all'attività economica nell'area della metropoli dell'Illinois è sceso a 46,0 punti, al di sotto delle previsioni.
Complessivamente, la Borsa di New York ha registrato una giornata negativa, con l'attenzione dei mercati rivolta sia alla politica monetaria della Fed che ai risultati trimestrali delle maggiori aziende tecnologiche.
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