EUR/USD riprende tono
Il sell-off cominciato nella seduta del 9 giugno, è proseguito questa settimana dove il minimo della seduta di giovedì 15 giugno, 1,0359 dollari, di fatto ritesta il minimo del 13 maggio scorso, 1,0349, ponendo le premesse per la potenziale formazione di un doppio minimo rialzista
La debolezza sull’Eurozona percepita dai mercati, si è dunque affievolita dopo le rassicurazioni BCE e la valuta europea si è riportata all’interno del trading range compreso tra 1,046-1,064 dollari.
Una evoluzione in chiave rialzista presuppone la rottura del livello a 1,0642 dollari, il massimo della seduta negativa del 10 giugno.
Al contrario, una riassunzione del trend negativo sarebbe confermata dalla violazione del supporto a 1,0349. Possibile anche un consolidamento, in attesa di una più chiara evoluzione in chiave macroeconomica della tenuta dell’Eurozona, considerando la frammentazione interna relativa alle economie dei singoli Stati.
EUR/GBP: Breakout annullato
La decisa rottura della resistenza in area 0,85-0,86 sterline, avvenuta il 14 giugno, che ha portato i prezzi relativi a confrontarsi con la resistenza a 0,872, massimo della seduta del 26 aprile 2021, ha dovuto cedere il terreno alla correzione altrettanto decisa della seduta del 15 giugno che ha sostanzialmente annullato il progresso conseguito riportando il grafico sia al di sotto della resistenza 0,86-0,85, sia all’interno del canale ascendente costruito a partire dal minimo del 7 marzo e il massimo del 31 marzo.
La situazione tecnica appare comunque positiva.
I minimi crescenti delle singole correzioni testimoniano che il trend positivo in atto dal 14 aprile scorso, rimane intatto. Una evoluzione rialzista del grafico è l’ipotesi da privilegiare. Il target è di nuovo costituito dal superamento del livello a 0,86 per un ritest a 0,87 sterline.
Un ritracciamento negativo al di sotto della media mobile esponenziale a 200 sedute, oggi a 0,847 sterline, confuterebbe questa posizione.
EUR/JPY: Brusco arresto
La profonda correzione dopo il movimento parabolico che aveva caratterizzato il grafico fino alla seduta dell’8 giugno scorso, si è spinta fino al ritest del supporto in area 138 yen.
La candela “hammer” del 16 giugno, rigetta il supporto e pone le condizioni per una ripresa in chiave rialzista, come confermato anche dalla bella seduta di venerdì.
Permane la debolezza yen, con l’impassibilità della politica monetaria della BOJ. Al contrario, il rialzo dei tassi dell’Eurozona e un “soft landing” per i Paesi ad alto rischio spread, fanno prevalere la forza relativa dell’euro sulla moneta giapponese.
Il quadro tecnico complessivo è rialzista e il target è il massimo dell’8 giugno, a 144,25 yen.
Solo una violazione del supporto a 138 negherebbe tale tesi che, date le forze macroeconomiche all’opera, sembra, per ora, quella da privilegiare.
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