EUR/USD, pausa di riflessione
Il movimento ribassista sembra arrestarsi e aver trovato esaustione con le sedute del 26 e 27 settembre, quest’ultima disegnando sul grafico una barra “Inside Day” dal sapore rialzista. La bella seduta del 28 settembre conferisce contemporaneamente un nuovo livello di supporto, 0,9536 dollari, e un tono tecnico di inversione di breve termine essendo rappresentata da una barra “Outside Day” che comprende interamente le due barre precedenti e chiude al di sopra della chiusura della barra negativa del 23 settembre.
La settimana chiude con il tentativo di test del livello di resistenza a 0,985, sfiorando la media mobile esponenziale a 20 sedute, che venerdì quotava 0,986.
Più che della ripresa dell’euro, stiamo parlando di una pausa della corsa forsennata del Greenback.
La debolezza dell’Eurozona non lascia dubbi mentre gli USA dibattono ancora se vi sarà recessione e sperano sempre in un soft landing. Il canale ribassista che fa da sfondo alla dinamica dei prezzi, tracciato a partire dal 10 febbraio scorso, rappresenta un utile strumento di orientamento.
La resistenza di area 0,98-0,99, media mobile esponenziale a 20 sedute e lato superiore del canale, è l’area chiave da superare.
Un movimento laterale contenuto tra 0,95-0,98, sarebbe una ipotesi da considerare. Sotto i 0,953, psicodramma. Non abbiamo tesi privilegiate.
EUR/GBP, momento delicato
La brutta reazione dei mercati alla manovra fiscale espansiva elaborata dal Governo, congiuntamente con una politica monetaria restrittiva di aumento dei tassi a contenere un’inflazione brutale, mandano sterlina e Gilt KO, alimentando una volatilità eccessiva che costringe la BOE ad intervenire in operazioni di mercato aperto a sostegno della propria valuta.
È ovvio che, in simili condizioni, il tentativo di descrivere un quadro tecnico di riferimento è estremamente difficile, date le punte estreme di emotività e di panico.
Dopo il picco del 26 settembre, che registra un massimo di 0,928 sterline, il mercato corregge e ritraccia l’80% circa del movimento rialzista 22-26 settembre.
Venerdì ha chiuso a 0,8777, a ridosso della media mobile esponenziale, livello di supporto significativo, a 0,87663. Cruciale la tenuta del supporto a 0,87214, massimo del 14-15 giugno e livello chiave della struttura tecnica del grafico.
Difficile prevedere gli sviluppi successivi utilizzando gli ordinari strumenti di analisi.
EUR/JPY, l’Euro si riprende
Dopo il movimento ribassista della settimana 19-23 settembre che scontava gli interventi della BOJ a sostegno della valuta giapponese, la settimana di scambi apre il 26 settembre lasciando sul grafico giornaliero una candela “Hammer”, a preannunciare un rally tecnico di breve termine che, puntuale, riporta i prezzi a ridosso della resistenza rappresentata dai massimi del 5 e 21 luglio scorsi e dal minimo del 14 settembre, a 142 yen.
La chiusura della barra di venerdì 30 settembre, a ridosso della chiusura della seduta precedente nonostante i forti volumi, suggerisce che l’impulso rialzista è pronto per una lieve correzione o per la formazione di una breve base prima di ritestare la resistenza dei 142 yen.
Salvo ulteriori interventi esterni della Banca Centrale giapponese, si potrebbe prevedere un nuovo allungo dell’euro sullo yen, soprattutto in considerazione del permanere di politiche monetarie espansive.
Ma, come si è visto, quando le Banche Centrali si muovono sul mercato dei cambi, il peso è notevole.
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